giovedì 6 dicembre 2007

Teppismo idiota nelle scuole

Tre ragazzi a Ferrara hanno dato alle fiamme qualche aula della loro scuola media inferiore.
Considerando l'ètà dei ragazzoni si deduce che fossero dei ripetenti, questo può avere diverse cause, ma che possedessero dei costosi aggeggi, computer e cellulari con videocamera, sorprende: si vede che per molti genitori la bocciatura è da premiare.
Tutti sappiamo quanto siano..... ingiusti i professori e bisogna pur consolare questi marmocchi dalle loro cadute, bocciature, carcere minorile o altro.
Insegnare ai ragazzi che dopo ogni azione segue una reazione, che si paga tutto, prima o poi, nella vita è difficile, perché sono in pochi gli adulti convinti di tali verità.
Si dice che il mondo sia dei furbi, che sono i più scaltri a conquistare, senza fatica, i migliori risulati: si insegna a copiare i temi, tanto cosa serve saper scrivere.
La matematica è superata dalle calcolatrici, la storia è roba di nessuna utilità, per la geografia basta il navigatore satellitare, per le lingue straniere c'è il traduttore automatico del computer, non sarà perfetto, ma si capisce ciò che traduce, o quasi.
Si vede che la scuola è superata e per i ragazzi bruciarla diventa quasi un obbligo: loro non hanno ipocrisie e passano ai fatti.
Il papà ha sempre detto che oggi serve soprattutto il computer: loro lo usano per i giochi, i filmati curiosi e piccanti.
Il mondo è loro, che serve quella tortura dello studio, pure papà e mamma non sanno scrivere una lettera, ma tutti dicono che sono dei.... signori, per i bei vestiti che indossano.
I tre ragazzi in un certo senso sono delle vittime di una sottocultura dominante e diffusa: quella che sta inaridendo le nuove generazioni con la speranza dei soldi subito.

Arduino Rossi