giovedì 6 dicembre 2007

Le professoresse sexy e l'ipocrisia


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La Prof sexy è stata condannata in tribunale e dall'opinione
pubblica.
Non voglio neppure entrare nei particolari della sentenza, conclusa con
un condanna a 2 anni e dieci mesi di carcere per gli atteggiamenti
"hard", con 5 alunni, della signora insegnate: spero solo per lei che
sia tutto un equivoco, come afferma l'accusata e possa dimostrare la
sua innocenza.
La gravità del fatto non si discute: una donna adulta non può
divertirsi così con dei ragazzini, senza far loro del male, abusando
della loro psicologia ancora acerba.
Posso portare la questione invece su altre violenze palesi, ovvie, che
avvengono tutti i giorni, nelle scuole italiane: parlo di quei
pregiudizi classisti, talvolta razzisti, che tendono a trasformare la
scuola italiana nella prima selezionatrice sociale.
Dalla selezione scolastica, ma soprattutto dagli atteggiamenti, spesso
palesemente, ripeto, classisti, si provocano violenze nei confronti
degli alunni più vivaci, con comportamenti complessi, ma spesso
risolvibili: parlo di tutti quegli alunni che non rientrano negli
schemi, spesso arcaici, di una scuola tradizionale, adatta a sfornare
tanti.....impiegatini in doppio petto, con le relative consorti, ben
educate e rispettose di tutti le convenzioni alla moda.
Anche questa è violenza sui minori?
Don Milani aveva contestato questa scuola 40 anni fa, ma quasi nulla è
cambiato.
Lo scopo dell'insegnamento è di fornire strumenti validi, culturali,
ai ragazzi, per affrontare il mondo.
Il classismo di cui parlo è quello che vede la società immobile,
senza neppure concepire una visione liberista dei rapporti tra
i...ceti.
La scuola deve dare una cultura critica, intelligente agli alunni e non
pre selezionare per qualche grigio concorso pubblico.

Arduino Rossi