lunedì 3 dicembre 2007

I concorsi pubblici....facili, facili.


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I concorsi pubblici, che argomento doloroso e triste: furono inventati nella Cina Imperiale e riproposti in Occidente dalla Rivoluzione Francese.
Dovrebbero servire a contrastare le illegalità,se applicati correttamente.
Invece sono spesso uno strumento abusato e non sempre corretto: esiste la cultura che, grazie alla vincita di un concorso, più nessuno ti possa spostare e licenziare.
Abbiamo così i titolari dei posti fissi pubblici, lavori sempre più ricercati in un periodo storico sempre più difficile, dove il precariato è la norma, che si atteggiano a trionfatori, che non mettono più in discussione le loro capacità, come avviene ogni giorno nel privato.
Impiego pubblico quindi come certezza, molto comoda per formare una famiglia, crescere dei figli, ma pure dove il merito è difficilmente riconosciuto o quanto meno valutato.
La famosa e famigerata raccomandazione prende il sopravvento, valgono di più le doti di chi sa ......leccare: il Pubblico Impiego è una realtà protetta, dove sopravvivono esseri che ...morirebbero allo stato naturali.
Arduino Rossi