sabato 22 dicembre 2007

Disoccupati dopo i 40 anni

Disperati, senza lavoro o con molti debiti decidono di uccidersi e di fare stragi all'americana.
Sinceramente trovarsi da soli, dopo i 30 anni, i 40 anni, i 50 anni senza un posto stabile, con problemi personali con i colleghi, in impieghi che non si amano, con il terrore di perdere il posto, o peggio senza più lavoro e stipendio, se si vuole anche con debiti, può spingere verso l'angoscia chiunque.
Un tempo la gente, figli dei due dopo guerra, sapevano che c'erano anni di abbondanza e anni di carestia, che conveniva risparmiare, per non trovarsi senza nulla, in mezzo a una strada, in modo da poter superare le difficoltà.
Per anni la disoccupazione era un male tipico dei giovani, ma oggi, invece di restare solo tra i ragazzi in cerca del primo impiego stabile, si sta diffondendo tra le persone mature, con figli a carico e difficoltà di vario genere.
Un padre che non sa più cosa fare per mantenere i suoi cari è un uomo perso, di nessun valore, o così crede di essere.
Poi c'è la categoria delle mamme sole, con i figli magari capricciosi e ribelli, che devono sostenere situazioni psicologiche pesanti, in circoli viziosi emotivi che non trovano scampo, perché tutto resta chiuso nelle mura domestiche: forse basterebbe ...staccare la spina, o meglio trovare un periodo di riposo per la donna, permettendo a loro di avere un po' di spazio proprio, dando sfogo ai figli con gruppi di compagni, lontano dalla famiglia, come capitava un tempo.
Invece queste donne e questi uomini depressi, confusi, si sentono assediati dal mondo, che vedono nemico e pronto ad aggredirli: decidono di fare il gesto più assurdo, ma per loro necessario: la loro pazzia li porta a credere di fare del bene, non facendo soffrire moglie e figli.

Arduino Rossi