lunedì 3 dicembre 2007

I Savoia vogliono essere risarciti


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I Savoia vogliono un risarcimento danni di 260 milioni di Euro per l'esilio e per i sequestri dei beni dopo la nascita della Repubblica Italiana.
I fatti storici prima e dopo l'8 settembre non portarono un grande onore alla monarchia italiana: i rapporti con il fascismo prima, la scelta di sganciarsi dalla dittatura, ma pure la decisione di andarsene da Roma, prima dell'arrivo dei Tedeschi, nel 1943, sono fatti che hanno allontanato la monarchia dai cuori di molti italiani.
In tanti si sentirono traditi, da entrambi gli schieramenti, da tutti i due fronti di guerra: gli storici hanno discusso, si sono accapigliati per decenni su questi fatti e le posizioni sono distanti.
Forse non è compito di chi scrive la storia dare giudici morali, ma non si può pretendere un risarcimento danni senza mettere in conto gli eventuali debiti che i Signori Savoia hanno lasciato.
Quali sono?
Le leggi razziali furono firmate pure da Vittorio Emanuele III: tutti sappiamo cosa significarono per la piccola e attiva comunità ebraica italiana.
Questi sono fatti storici e come tali non dovrebbero entrare in un dibattito di un tribunale?
E' un vero peccato che questi ex monarchi, non popolarissimi, anzi indifferenti alla maggioranza delle nuove generazioni, abbiano una pretesa simile: hanno ottenuto il rientro sul suolo italiano, giustamente e questo deve bastare.
Per favore, certi risarcimenti, così grandi e assurdi, lasciamoli perdere: si accontentino di essere tornati in questo bel Paese.
Gli italiani sono già abbastanza tartassati.
Arduino Rossi