giovedì 6 dicembre 2007

Beppe Grillo


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Beppe Grillo, che delusione!
Mi ero illuso, ma non troppo che tu fosti un .....alternativo, ovvero
qualcuno che uscisse dal coro delle banalità se non proprio degli
interessi piccoli e meschini della solita Italia, anzi dell'Italietta.
Che si può dire invece?
Il nostro comico dà un colpo alla botte e una al cerchio, facendo
contenti tutti.
Cosa ha proposto?
Quella manifestazione contro la politica immobile e grigia, oltre che
corrotta, con un'infelice simbolo il V....: lo poteva evitare, non
siamo tutti imbecilli che strilliamo parolacce allo stadio.
Comunque io gli detti fiducia, nonostante i dubbi sulla sua buona fede,
come per la sua uscita dalla Rai e dalla televisione nazionale: forse
un atto scaltro per rigenerarsi come comico e non per una censura dei
politici della Prima Repubblica.
In Italia si ricicla tutto e un Beppe Grillo poteva benissimo tornare a
far vedere il suo bel faccione in televisione, senza troppi scandali,
se avesse rinunciato agli insulti, a quanto pare le parolacce sono una
sua fissazione.
Ogni tanto, come molti italiani, vado a sbirciare il blog
del.....rivoltoso: cosa scovo, tanti luoghi comuni, qualche parolaccia,
qualche critica intelligente e un po' di noia e banalità.
Che tristezza!
Ora mi sono trovato pure l'intervista di una giornalista palestinese,
Rula Jebreal, che parlava dell'immigrazione: la signora è una bella
donna, ma pareva più adatta alla trasmissione Porta a Porta di Bruno
Vespa.
Si possono fare delle contestazioni, nonostante il tono alto del
discorso, da sociologismo ....raffinato, i luoghi comuni che uscivano
erano i soliti: all'estero gli extracomunitari sono ben inseriti.
E' falso, basta vedere il pericolo terroristico a Londra e il tasso di
criminalità in Francia.
Si parla della consulta islamica fatta dal Presidente Francese, ma in
Italia il nostro Ministro degli Interni lo aveva preceduto, con
contatti diversi.
Non è vero che non si è fatto nulla per l'emigrazione, basta vedere
le tre leggi degli ultimi anni.
Non è vero che non ci sia integrazione, basta guardare le realtà dei
quartieri, degli oratori se vogliamo.
Mi dispiace, Beppe Grillo, ma mi ricordi troppo Emilio Fede e Bruno
Vespa, con un pizzico di Michele Santoro: forse un giorno ti daranno un
programma televisivo tutto per te.
Potresti chiamarlo il "grillo parlante", che ne dici, ma non fare il
solito....Pinocchio.
Arduino Rossi