sabato 8 dicembre 2007

I costi della politica

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Arduino Rossi



Qualcuno, per tagliare i costi della politica e della burocrazia, suggerisce di ridurre il numero dei parlamentari, dei ministeri e concentrare i poteri delle province nelle regioni, abolendo la più antica istituzione amministrativa, ancora funzionante, dell'Italia.
Altri invece propongono di privatizzare i servizi pubblici, appaltarli a società private.
Sicuramente i sistemi per contenere gli sprechi della politica sia dell'apparato burocratico ci sono.
Io oso suggerire un'altra riforma, che nessuno ha il coraggio di accennare: quella delle carceri.
Si devono limitare le spese per queste strutture ed accrescere la sicurezza dei cittadini con la certezza della pena: non voglio un peggioramento delle condizione di vita dei carcerati.
Semplicemente volevo far osservare che tutti noi, se vogliamo mangiare, dobbiamo lavorare.
Se questa è la pena per gli onesti, perché non potrebbe essere pure per i colpevoli?
Non voglio i lavori forzati, con catene e palle di piombo ai piedi, ma semplicemente l'applicazione dell'esortazione di San Paolo: "Chi non lavora neppure mangi!"