martedì 4 dicembre 2007

Il dubbio e la libertà


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Il dubbio è il padre della libertà: se noi avessimo solo certezze, inamovibili, non avremmo possibilità di decidere, di pensare e di fare le nostre libere scelte.
Solo l'incertezza ci permette di scegliere, per il bene e per il male, di credere o di non credere: guai a quelle società che non hanno dubbi, la verità diventa una sola.
Può essere una tirannide religiosa, ma pure scientifica, o meglio, che impone le così dette certezze scientifiche contro le altre libere scelte.
La frase più stupida che si può udire è:"..questa è una verità scientifica!"
La scienza non possiede verità immobili nei secoli, ma solo teorie che poi sono modificate e superate da altre teorie: se così non fosse non avrebbe senso la ricerca scientifica, sapremmo già tutto.
Invece le nostre menti sono piccole, piccole e l'Universo è immenso: non possiamo certamente pretendere di contenere il Cosmo intero dentro le nostre calotte craniche da primati evoluti.
La scienza prosegue la sua ricerca verso i.....misteri della materia e delle sue forze: ogni tanto i fisici propongo teorie sconvolgenti, come La Teoria della Relatività di Albert Einstein, che considerava il tempo non come qualcosa di costante, ma variabile, legato alla velocità.
Oggi ci solo altre teorie "strane", per le menti dei non addetti al mestiere: si sconvolge lo spazio, il tempo, le leggi che conosciamo paiono diverse in altre dimensioni teoriche, che qualcuno ritiene che esistano.
C'è di tutto e di più, allora il sano dubbio, con un po' di senso critico, aiuta: evitiamo tutti coloro che ci danno certezze, camminiamo come vogliamo, nella fede religiosa, nello scetticismo, ma sempre con predisposizione ad ascoltare e a non sparare sentenze troppo facili.
Per i credenti la verità appartiene a Dio, per i non credenti è insita nelle cose, ma per tutti c'è l'obbligo di cercare con sana umiltà il senso dell'esistenza e di tutto ciò che ci circonda.

Arduino Rossi