giovedì 6 dicembre 2007

I massacri nelle scuole da parte di studenti folli


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La strage nel liceo finlandese non può passare come un caso isolato e distante da noi.
Il ragazzo viveva in una famiglia normale ed era tutto normale, compreso quel bisogno folle di sentirsi forte con la violenza, con quel desiderio di sopraffare gli altri, con tanto odio e parecchio amore per la morte.
Attorno a lui c'era la solita cultura placida di un Paese amante della pace, attento alle necessità economiche e psicologiche dei suoi cittadini.
Nessun professore si era accorto delle stranezze del ragazzo, nessun compagno di scuola aveva intuito il pericolo, eppure Pekka-Eric Auvinen aveva quel sito, ben organizzato, da dove uno psichiatra, pure alle prime armi, ma pure una persona appena attento, si sarebbe accorto dei problemi mentali del giovanotto.
Ora si parlerà di pazzia innata, patologica, per scagionare la nostra società, ammalata, con problemi, ma non così grandi.
La prima osservazione che si può fare è che in Europa queste stragi, tipiche della realtà statunitense, non erano mai avvenute: oltre oceano casi simili sono purtroppo già capitati più volte.
E' presto per dire che pure da noi sia giunta ...l'infezione: forse resterà un fatto isolato, doloroso, tragico, con 9 morti (si è suicidato pure l'assassino).
C'è il sospetto invece che alla base di tutto sia la competizione sfrenata di questo mondo interattivo, globale, che spinge al successo ad ogni costo.

Arduino Rossi