giovedì 27 dicembre 2007

Garlasco e Alberto Stasi


Hanno scoperto nel computer di Alberto stasi foto pedo-pornografiche.

Possono bastare queste immagini ripugnanti per colpevolizzare qualcuno?
Si vede che il ragazzone aveva qualche curiosità.
Ora questo suo vizietto, nascosto tra i file cancellati del computer, lo presenta sotto un'altra luce e per di più l'accusa fa uso di questo suo brutto interesse come movente per il delitto: "Se Chiara si fosse accorta di questa sua ....passione non lo avrebbe perdonato."
Cosa avrebbe potuto fare?
Lo avrebbe svergognato davanti a tutti e per un....... bravo ragazzo, la cui carriera sta al primo posto, prima di tutto, avrebbe significato la rovina o quasi, proprio prima del coronamento dei suoi studi, con una bella laurea.
Questo è sicuramente un movente per l'omicidio, ma la difesa a questo punto cerca il cavillo legale: non vuole che la prova in oggetto entri nel dibattimento.
E' meglio un innocente chiacchierato o un colpevole condannato?
Queste immagini repellenti, disgustose, sono sufficienti a provare la colpevolezza di Stasi?
Nell'era dei processi mediatici è l'opinione pubblica che deve decidere chi è colpevole e chi è innocente?

Arduino Rossi