sabato 1 marzo 2008

Le provocazioni di Grillo sono pericoloso?



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Probabilmente non lo sono: le sue sono sempre battute da comico, ma considerate troppo seriamente.
Lo scopo dei comici è quello di far ridere, non quello di organizzare le rivoluzioni: alla peggio o alla meglio servono a denunciare certe contraddizioni o mal costume, niente di più.
Mi dispiace, ma Grillo non salverà l'Italia: forse neppure lui crede di essere il nuovo uomo della provvidenza.
Probabilmente allontanerà dal voto centinaia di migliaia di elettori, nient'altro.
Invece la campagna elettorale prosegue stancamente, con la conclusione dell'affare siciliano, terminato a favore di Silvio Berlusconi, con Veltroni che parla di pace tra estremismi e lancia Rutelli alla ...corsa per il Campidoglio.
Giuliano Ferrara bacia l'anello papale e diventa......devoto, anzi il primo degli anti abortisti: qualcuno sospetta uno stratagemma politico, per rubare qualche voto alla nuova formazione di centro, ma forse è solo un cattivo pensiero.
E' lecito pensar male?
Il matrimonio tra radicali e PD si è concluso bene, mentre i socialisti di Boselli proseguono nella loro eroica difesa dello Stato laico, solo laico, a tutti i costi laico, costi quel che costi.
Prima di addormentarci davanti a questa fiacca campagna elettorale, senza ideali, né passioni, neppure paure e speranze di cambiamenti, ci si augura almeno che si assista a qualche lite vera sul quesito:"Che cosa fare?"
Arduino Rossi