giovedì 27 marzo 2008

L'Italia e la bassa crescita economica



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.





LINK-UTILI

E’ di fatto ufficiale: secondo Ocse la crescita del PIL dell’Italia, nel 2008 potrà essere dal massimo 0,7 a un infausto, negativo, meno 0,1.
Sono i dati peggiori degli ultimi anni e sono veramente ingiustificabili: si dà colpa alla crisi statunitense, ma negli Stati Uniti si avrà una crescita inferiore al previsto e non una recessione.
Nel resto d’Europa si avrà uno sviluppo migliore del nostro.
La recessione è un fenomeno italiano, tutto nostro.
Quali sono le cause?
E’ nel grande debito ereditato, sempre, dai governi precedenti?
Sta nella burocrazia lenta e demenziale?
Nel sistema Italia, invecchiato, ma non solo dal punto di vista anagrafico?
Purtroppo non è così, non sono solo queste le cause: il principale fattore che provoca recessione, per me, si trova nella cultura dominante in Italia, quella dell’apparire.
E’ una valutazione strana, ma in Italia si è perso il concetto di verità oggettiva: si mente e si nega l’evidenza con grande spudoratezza.
Pure i dati ufficiali sono spesso lacunosi, qualcuno sostiene che sono addirittura falsi.
I colpevoli accusano e si mostrano con la loro arroganza, i furbetti e i truffatori si aggirano tranquilli, con le loro auto di grossa cilindrata, sempre impeccabili, nei centri cittadini.
I raccomandati semianalfabeti vincono i concorsi pubblici.
La vera riforma italiana sta nella ricerca della verità, nelle giuste punizioni, che si devono dare ai bugiardi: specialmente ai politici mentitori.
Solo se riusciremo a vedere i fatti come sono, con logica, razionalità e obbiettività, si vincerà la stagnazione, l’invecchiamento, il declino.
Arduino Rossi