martedì 25 marzo 2008

La borsa e i suoi trucchi



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Il mercato finanziario sta facendo le bizze, come aveva fatto altre volte in passato: non si hanno certezze e si intuiscono movimenti speculativi, forse addirittura operazioni al limite della legalità, se non altro.
La sensazione brutta è che i soliti esperi, talvolta lindi e altre volte sospetti, diano notizie corrette, ma con enfasi particolare: così sospingono a comprare o a vendere in momenti inopportuni.
Si potrebbe sospettare che non sempre facciano l'interesse di chi li ascolta, di chi legge i loro articoli.
Bisogna saper vagliare e percepire quando si stanno "divertendo" alle nostre spalle: ci sono azioni più o meno sicure, ma proprio quelle che hanno toccato il fondo spesso risalgono, come il caso della Parmat, da acquistare dopo il Crack, quando era giunta al minino storico.
Invece si rischia di comprare titoli troppo apprezzati e destinati a essere venduti, dai soliti furbi, per realizzare, ovvero portare a casa i soldi: l'inesperto così subisce perdite con azioni perfettamente sane e stabili.
Bisogna poi stare attenti all'orso (termine che indica la Borsa in perdita), non fidarsi troppo del toro (termine che indica la Borsa in salita), non finire nel parco buoi, ovvero essere considerato bestiame da macello, da parte dei vecchi speculatori.
Mi scordavo, ci sono pure le bufale nel mercato finanziario, o meglio le panzane che si raccontano, si fanno bere agli allocchi.
Quanti animali ci sono in Piazza Affari!
L'importante è non essere trattati come merli, o piccioni.
Arduino Rossi