sabato 24 maggio 2008

Rom e i campi bruciati



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Oltre alle rivolte anti rom potremmo avere altre situazioni di giustizia sommaria, privata: quando lo Stato non agisce e si mostra latitante, o così appare alle persone, qualcun'altro ne prende il posto e occupa gli spazi di potere, decidendo ed agendo.
Ricordare i pogrom, la pulizia etnica, di pochi anni fa è semplice: la mancanza di giustizia favorisce la peggior ingiustizia.
Non bisogna scordarsi che il tutto è partito dal fallito rapimento di una bambina: proprio lo sfruttamento dei bambini, per l'accattonaggio e quando sono appena cresciuti per i furti nelle case, è uno scandalo che dovrebbe riguardarci tutti.
Sono situazioni da sfruttamento dell'infanzia che avvengono sotto i nostri occhi, nelle strade, oppure appena alla periferia delle nostre città.
Lo Stato c'è?
Temo che i diritti dei bambini degli zingari siano inferiori, di fatto e per una legge non scritta, di quelli dei nostri figli.
Così i bambini stanno diventando "oggetti" preziosi da "rubare", per sfruttarli, pur avendo già tanti figli loro.
Non importa che forse il rapimento della bambina fosse un caso isolato: le vecchie storie, raccontate dalle nostre nonne, che narravano di nomadi ladri di bambini, sono tornate a galla, diventati reali, vere nella mente di molta gente.
Arduino Rossi