sabato 24 maggio 2008

L'omicidio della ragazzina di Lorena Cultraro di soli 14 anni, a Niscemi.


L'omicidio della ragazzina di Lorena Cultraro di soli 14 anni, a Niscemi.
(Caltanissetta) è sconvolgente per la ferocia e per l'età dei tre assassini: uccisero la quattordicenne e la gettarono in fondo al pozzo in un sacco, legato a una grossa pietra.
Tutto questo non è bastato e un contadino ha scoperto il corpo.
Tutto è strano, incomprensibile: la ferocia in ragazzi così giovani non si può certamente immaginare, per di più per uccidere una ragazzina incinta, che è guaio serio, ma che può trovare una soluzioni razionali.
Paiono vicende appartenenti a un altro mondo, a un'altra epoca, dove l'onore e il disonore pesavano come macigni.
Intanto il padre di Lorena sostiene che sua figlia non poteva essere incinta, che fosse impossibile un fatto simile.
Le famiglie coinvolte sono normali, di gente semplice, che lavora e non ha precedenti di alcun genere: gente per bene, brave persone.
E' questo che lascia increduli.
Quanti bravi genitori, onesti, semplici, pure generosi, hanno generato e cresciuto sbandati, balordi o veri mostri?
Non mi limito a valutazioni su questo caso, terribile, ma che riguarda minorenni, adolescenti, che hanno spesso comportamenti in contrasto con quelli dei genitori, spesso opposti.
Come può crescere il male da famiglie buone?
I sociologi e gli psicologi hanno sempre cercato giustificazioni "misteriose", incomprensibili talvolta, profonde e lasciatemelo dire, irrazionali qualche volta.
Io penso che la causa di tutto questo sia il fascino intenso e prepotente del male, ovvero di quegli atteggiamenti violenti, da duri, di quel coraggio idiota, che mette a rischio la propria vita e quella degli altri, per un gioco, per motivazioni futili.
Arduino Rossi