mercoledì 14 maggio 2008

Gli sbagli della Giustizia



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La Giustizia inciampa e i delinquenti in via di giudizio per reati gravi, come rapine in ville o stupri di minorenni, vengono rilasciati per errori procedurali: questi intoppi tendono sempre più a svalutare la Giustizia, a spingere l’opinione pubblica verso scelte e decisioni pericolose.
Lo Stato di polizia pare l’unica risposta adeguata alla criminalità dilagante: in verità è la soluzione meno adatta, quasi peggiore del male stesso, ma in pochi se ne stanno rendendo conto.
Solo il Diritto, con le sue leggi assicura, o dovrebbe assicurare, i responsabili dei reati in carcere: le altre forme di giustizia sommaria invece lasciano liberi i colpevoli che si possono permettere protezione, porterebbero alla cattura e alla punizione di tanti capri espiatori, innocenti o quasi innocenti,.
Invece la risposta deve essere data dallo Stato che si deve rinnovare, colpire gli errori e le negligenze amministrative, burocratiche: deve semplificare le procedure e differenziare, in modo chiaro, l’errore formale dall’errore sostanziale.
Questo concetto può essere riassunto con parole più semplici: quando ed essere liberato è uno che potrebbe essere innocente, quando ad essere scarcerato è un farabutto, magari reo confesso, con prove schiaccianti.
Si potrebbe fare molto in questi casi così eclatanti di ingiustizia palese: è il compito degli organi di controllo e dei legislatori, oltre del potere esecutivo.