domenica 4 maggio 2008

Perché la benzina costa sempre di più?



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Sinceramente l'unica analisi degna ed accettabile che ho trovato, rispolverato, per cercare di capire cosa stia avvenendo è quella che risale alle due guerre mondiali, alle guerre coloniali e post coloniali: in pratica si accusavano gli interessi capitalistici, dei "biechi" speculatori, che spingevano le nazioni in conflitti e tensioni per aumentare il prezzo del carbone, dell'acciaio, del pane.
Questo modo di pensare aveva dei grossi limiti, pur restando logico e credibile: era impregnato di ideologia, i capitalisti avevano volti e nomi ben definiti, talvolta rappresentati con caricature eccessive e ridicole.
Io invece credo nella spinta degli interessi di interi popoli, non di cattivi governanti guerrafondai, che cercano guadagni rapidi e sicuri, che favoriscono date politiche economiche di controllo delle risorse del pianeta, con interventi anche militari miopi e pericolosi.
Mi spiego meglio, cercando di essere chiaro: la corsa all'approvigionamento e all'accumolo delle scorte, la ricerca di nuovi mercati per le proprie merci hanno favorito molti governi e caste di potere in tanti Stati del mondo più povero, spesso ha condotto al comando dittatori che si sono poi ribellati all'Occidente talvolta, come figli ingrati.
Non bisogna scordarsi che i signori che ci vendono il petrolio sono pure quelli che acquistano le nostre merci, tra cui armi e in qualche caso pure tecnologia nucleare. Questo discorso non è solo riferito all'Italia, ma è da considerare tipico di tutte le nazioni industrializzate.
Da una parte si commercia e dall'altra si chiede il rispetto, ipocrita, delle regole democratiche, ma questi governanti sono spesso corrotti e disprezzati dai loro popoli.
Questi tirannelli mantengono il potere con la forza, grazie alle armi che ottengono dall'Occidente, ma pure, in misura minore, dalla Russia e dalla Cina.
Tutto questo provoca contrasti che generano tensioni, che favoriscono le speculazioni sulle materie prime, sul prezzo del petrolio e sui cereali, affamando mezzo mondo.
Arduino Rossi