mercoledì 14 maggio 2008

25 Aprile



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Il 25 aprile è appena passato, tra polemiche storiche e critiche che non vogliono calmarsi: per chi, come me, questa festa fu un tempo particolarmente sentita appare tutto triste e brutto.
La lotta per la liberazione fu presentata come splendida e senza macchie: non fu così.
Ci furono momenti tragici e orrendi: le vendette furono tante e qualche volta anche personali.
Quanti furono i fucilati dopo il 25 Aprile del 1945?
La storia non dà ancora numeri certi, ma furono parecchi, sicuramente meno di quelli dei ragazzi torturati ed uccisi dai nazisti e dai fascisti durante la Repubblica di Salò.
Sul piatto della bilancia a favore della lotta partigiana ci sono le esecuzioni di civili, la deportazione degli ebrei e degli oppositori innocenti, morti nei campi di sterminio.
Non fu tutta splendida questa liberazione, ma fu certamente necessaria, giusta e doverosa, anche con qualche errore ed eccesso.
Ora rivederla solo come qualcosa che appartiene al comunismo e solo al colore rosso è sbagliato, sia come verità storica sia come beneficio che tutte le forze politiche e sociali hanno ottenuto.
La sconfitta della dittatura e la nascita di una democrazia moderna ci ha arricchiti tutti, o quasi: se vogliamo essere cinici pure dal punto di vista economico.