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mercoledì 2 luglio 2008

Le impronte digitali dei rom



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Perché usare un metodo da polizia criminale per identificare dei minorenni?
Non c'era un altro sistema?
I bambini rom hanno tantissimi diritti violati: non possono giocare, non hanno una casa decente, non hanno la scuola, non hanno un'assistenza medica valida, non hanno la possibilità di scegliere e cambiare esistenza in futuro, non hanno.......
Il diritto alla privacy per questi monelli però fa un po' ridere: sono sulle strade e a botte o con sedativi, per tenerli buoni, con pizzicotti per farli piangere, mantengono i loro genitori, o presunti tali, con la richiesta dell'elemosina, la loro privacy è violato in centomila altri modi.
La destra è punitiva, risoluta a castigare senza troppe remore, la sinistra assomiglia troppo a quelle vecchie contesse con tanta filantropia nei loro cuori nobili: danno tante caramelle ai bambini poveri, con qualche "poverino" mugugnato e una o due carezze sui capelli, poi si laveranno molto bene le mani.
Nobildonne e gli ultimi utopisti non potrebbero vivere senza quei mocciosi scalzi e sudici che danno tanto colore alle nostre città: l'imporante però è nascondere bene il portafogli.
I diritti dei minori sono cose serie e ripeto sino alla noia, pure gli zingarelli devono avere le stesse opportunità dei nostri figli, né più e né meno: non so e non credo che grazie alla schedatura si potrà sconfiggere l'accattonaggio dei bambini.
Arduino Rossi

sabato 24 maggio 2008

Rom e i campi bruciati



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Oltre alle rivolte anti rom potremmo avere altre situazioni di giustizia sommaria, privata: quando lo Stato non agisce e si mostra latitante, o così appare alle persone, qualcun'altro ne prende il posto e occupa gli spazi di potere, decidendo ed agendo.
Ricordare i pogrom, la pulizia etnica, di pochi anni fa è semplice: la mancanza di giustizia favorisce la peggior ingiustizia.
Non bisogna scordarsi che il tutto è partito dal fallito rapimento di una bambina: proprio lo sfruttamento dei bambini, per l'accattonaggio e quando sono appena cresciuti per i furti nelle case, è uno scandalo che dovrebbe riguardarci tutti.
Sono situazioni da sfruttamento dell'infanzia che avvengono sotto i nostri occhi, nelle strade, oppure appena alla periferia delle nostre città.
Lo Stato c'è?
Temo che i diritti dei bambini degli zingari siano inferiori, di fatto e per una legge non scritta, di quelli dei nostri figli.
Così i bambini stanno diventando "oggetti" preziosi da "rubare", per sfruttarli, pur avendo già tanti figli loro.
Non importa che forse il rapimento della bambina fosse un caso isolato: le vecchie storie, raccontate dalle nostre nonne, che narravano di nomadi ladri di bambini, sono tornate a galla, diventati reali, vere nella mente di molta gente.
Arduino Rossi