mercoledì 14 maggio 2008

Omicidio di Verona



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Nicola Tommasoni è morto dopo un como durato dal 1° Maggio sino al 5 Maggio.
E' stato aggredito perché aveva i capelli un po' lunghi e raccolti in un codino, quindi non era abbigliato in modo "decoroso": solo nella provincia italiana più conservatrice si può trovare qualcuno così antiquato che possa picchiare per le mode giovanili, per la lunghezza dei capelli.
Si cercano istigatori, tra i sostenitori del nuovo governo: si accusa la Lega, la destra e l'estrema destra, in particolare.
Invece questo episodio appare più il gesto di 5 disgraziati (così almeno li definisce il sindaco di Verona) che si "divertivano" a picchiare chi aveva qualcosa che non era degno del salotto buono della città, per gli abiti e il colore della pelle.
I 5 esprimevano con la violenza ciò che altri dicevano o borbottavano?
In realtà questi individui, proprio per la loro maniera di agire e di provocare, erano più simili ai balordi che sostenevano di combattere, senza riuscire a distinguerli dai giovani normali, dai vestiti sportivi.
Avevano già denunce penali che li avrebbero ostacolati in carriere lavorative.
Erano già predestinati, salvo cambiamenti repentini di rotta, all'emarginazione.
Il problema dell'intolleranza crescente verso chi non è "omologato" è sempre forte, ma il pericolo sta più nell'esclusione, in un classismo vetusto, zeppo di pregiudizi.
Lasciamo fuori la polemica politica.
Invece rendiamo più efficiente la repressione contro il bullismo, non con pene esemplari,
Arduino Rossi