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lunedì 14 luglio 2008

Federica Squarise e la sua tragedia



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Il cadavere di Federica Squarise forse è stata trovata a Lloret del Mar in Costa Brava.
Lo so che si è giovani una volta sola e a 20 anni ci si butta in ricerca di emozioni forti, di avventure: non si sopportano i limiti e gli steccati.
Poi oggi l'adoscenza pare non abbia più fine e a 30 anni talvolta non è ancora terminata.
La stampa spagnola, una parte della stampa, ha accusato la povera Federica di aver abusato, di aver ceduto agli stravizzi: ha detto che le nostre brave ragazze, una volta da loro, si scatenano e come Federica, ne fanno di tutti i colori.
Anche se è vero, non ci interessa: le foto mostrano il volto di una bella ragazza sorridente, una ragazza per bene.
Sì, pare proprio che vogliano dire che se l'è cercata e che loro, con la loro polizia, con le loro leggi, con le loro regole "libertarie" non hanno colpa.
E' così da sempre, chi muore ha sempre torto, tanto non si può difendere.
Si vede che i pennivendoli non si trovano solo in Italia, come vuol far credere quel simpaticone di Beppe Grillo: le scemenze le dicono anche nella gloriosa Spagna.
Così, tra tori che muoiono senza colpa nelle arene, tra croci abbattute, tra leggi sempre più...progressiste le ragazze, "colpevoli" sono assassinate.
No, io non ci sto.
Non voglio gridare cose indegne contro questo modo di fare, di pensare, di scrivere, ma per favore non infangate i morti.
Federica deve essere rispettata: l'unica sua colpa sta nella sua ingenuità, nella sua eccessiva fiducia nel mondo e nei mascalzoni.
Arduino Rossi

mercoledì 14 maggio 2008

Omicidio di Verona



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Nicola Tommasoni è morto dopo un como durato dal 1° Maggio sino al 5 Maggio.
E' stato aggredito perché aveva i capelli un po' lunghi e raccolti in un codino, quindi non era abbigliato in modo "decoroso": solo nella provincia italiana più conservatrice si può trovare qualcuno così antiquato che possa picchiare per le mode giovanili, per la lunghezza dei capelli.
Si cercano istigatori, tra i sostenitori del nuovo governo: si accusa la Lega, la destra e l'estrema destra, in particolare.
Invece questo episodio appare più il gesto di 5 disgraziati (così almeno li definisce il sindaco di Verona) che si "divertivano" a picchiare chi aveva qualcosa che non era degno del salotto buono della città, per gli abiti e il colore della pelle.
I 5 esprimevano con la violenza ciò che altri dicevano o borbottavano?
In realtà questi individui, proprio per la loro maniera di agire e di provocare, erano più simili ai balordi che sostenevano di combattere, senza riuscire a distinguerli dai giovani normali, dai vestiti sportivi.
Avevano già denunce penali che li avrebbero ostacolati in carriere lavorative.
Erano già predestinati, salvo cambiamenti repentini di rotta, all'emarginazione.
Il problema dell'intolleranza crescente verso chi non è "omologato" è sempre forte, ma il pericolo sta più nell'esclusione, in un classismo vetusto, zeppo di pregiudizi.
Lasciamo fuori la polemica politica.
Invece rendiamo più efficiente la repressione contro il bullismo, non con pene esemplari,
Arduino Rossi