Visualizzazione post con etichetta giustizia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta giustizia. Mostra tutti i post

venerdì 8 agosto 2008

L'unica giustizia che si fa in Italia è sulla stampa



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.




LINK-UTILI


L'unica giustizia che si fa in Italia è sulla stampa, ma non è tutta colpa dei giornalisti: i processi sono troppo lunghi: quando gli imputati non sono assolti, i procedimenti cadono in prescrizione, ovvero non si giunge a una sentenza definitiva.
Questo principio della prescrizione è un diritto di tutti gli accusati: non si può tenere sotto processo per anni un presunto innocente.
Proprio questa impunità dei politici, di tutti i politici, fa infuriare la gente: il dubbio che si cerchi di insabbiare, con successo, i processi a carico dei politici, è
forte.
Ora pure la sinistra ha le sue "vittime", da parte della giustizia politicizzata, o presunta tale.
Se questi giudici vogliono in prigione, a tutti i costi, dei politici innocenti avranno uno scopo?
Lo fanno per la loro parte politica, di destro o di sinistra?
Lo fanno per essere visti in televisione?
Agirebbero, secondo questa tesi, per mania di protagonismo e voglia di finire sotto i riflettori
Certi giudici quindi avrebbero la stessa voglia di apparire delle veline in carriera?
Solo l'Onorevole Di Pietro invece continua la sua battaglia per i giudici e l'indipendenza della giustizia: con lui ci sono molti Magistrati, una parte dell'opinione pubblica, quella spronata da Beppe Grillo per esempio.
Ora la questione principale sta nel capire quanto c'è di vero e quanto c'è di fasullo.
I politici sono furbetti e mascalzoni?
Sono vittime di una caccia alle streghe?
Arduino Rossi

mercoledì 14 maggio 2008

Gli sbagli della Giustizia



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.





LINK-UTILI

La Giustizia inciampa e i delinquenti in via di giudizio per reati gravi, come rapine in ville o stupri di minorenni, vengono rilasciati per errori procedurali: questi intoppi tendono sempre più a svalutare la Giustizia, a spingere l’opinione pubblica verso scelte e decisioni pericolose.
Lo Stato di polizia pare l’unica risposta adeguata alla criminalità dilagante: in verità è la soluzione meno adatta, quasi peggiore del male stesso, ma in pochi se ne stanno rendendo conto.
Solo il Diritto, con le sue leggi assicura, o dovrebbe assicurare, i responsabili dei reati in carcere: le altre forme di giustizia sommaria invece lasciano liberi i colpevoli che si possono permettere protezione, porterebbero alla cattura e alla punizione di tanti capri espiatori, innocenti o quasi innocenti,.
Invece la risposta deve essere data dallo Stato che si deve rinnovare, colpire gli errori e le negligenze amministrative, burocratiche: deve semplificare le procedure e differenziare, in modo chiaro, l’errore formale dall’errore sostanziale.
Questo concetto può essere riassunto con parole più semplici: quando ed essere liberato è uno che potrebbe essere innocente, quando ad essere scarcerato è un farabutto, magari reo confesso, con prove schiaccianti.
Si potrebbe fare molto in questi casi così eclatanti di ingiustizia palese: è il compito degli organi di controllo e dei legislatori, oltre del potere esecutivo.