mercoledì 16 luglio 2008

GRISHAM JOHN - Ultima Sentenza


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GRISHAM JOHN
Ultima Sentenza
Mondadori
pag. 446
EURO 19

Romanzo definito del genere legal thriller, ovvero di un poliziesco ambientato nelle aule dei tribunali, o con al centro il dibattimento giudiziario.
Grisham era un avvocato, che conosce bene il mondo giudiziario dei tribunali statunitensi, specialmente quelli del sud del Paese: è tra i più noti autori di questo genere, ormai molto popolare.
Il padre di questi gialli ambientati nei tribunali fu Erle Stanley Gardner, avvocato per 22 anni che agli inizi degli anni Trenta creò "Perry Messon".
"Ultima Sentenza" racconta le vicissitudini di due avvocati onesti e puri, di quelli che non se ne trovano più al giorno d'oggi, tranne nei romanzi, che scelgono di stare con la vedova Baker, cittadina di Bowmore, nella ausa intentata contro la potente società Krane Chemical.
L'industria in questione è accusata di aver avvelenato le acque della cittadina ed aver provocato la morte di decine di persone per cancro: lo scontro quindi è tra onesti e corruttori, corrotti e potenti, ricchi senza scrupoli.
Gli avvocati Wes e Mary Grace Payton puntano tutto su questa causa e rinunciano ai guadagni, alle automobili di grossa cilindrata, alla vita da lusso.
L'autore, come scrittore del Sud, si è ispirato allo stile realistico di John Steinbeck, ma il romanzo è di quelli adatti a trasformarsi in fiction per Hollywood, anche se forse i personaggi, avvocati compresi, dovrebbero avere più consistenza psicologica per non rischiare di apparire caricaturali.
Pur ricordando lo stile di Steinbeck, il romanzo non possiede la forza, l'umanità dell'autore di "Furore", delle sue crude descrizioni della povera gente, dei perdenti, dei violenti.
Il finale è ovviamente sorprendente: potrà stupire, deludere o entusiasmare.
Invece a molti lettori non piacerà la descrizione tecnica del sistema giudiziario statunitense.
In ogni caso bisogna riconoscere la capacità che Grisman possiede di interessare il lettore con uno stile veloce, leggibile e accattivante.

Arduino Rossi

DANIEL PENNAC -Diario di scuola


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DANIEL PENNA
Diario di scuola
FELTRINELLI
Pagine 241
EURO 16
Questo è un romanzo parzialmente autobiografico, ma pure simile a un saggio pedagogico: ha lo scopo dichiarato dall'autore, per fini umani e didattici, di "....riassicurare i bambini che si credono stupidi, perché gliel'anno fatto credere."
Daniel Pennac vede il mondo della scuola dal punto di vista degli "asini", dalla loro angolazione: questa non è una novità, ma oggi in più c'è la questione dell'incontro e talvolta scontro etnico, che proprio nella scuola si fa duro.
Pennac fu un cattivo studente e in questo libro parla della paura dei ragazzi con scarsa volontà e bassa resa, del terrore che li attanaglia quando si trovano d'avanti agli insegnanti, della loro sconfitta, che può diventare definitiva nella vita, pure da adulto.
L'autore, ex cattivo alunno, un po' "tardo", invece dà una sua analisi e una sua quasi risposta originale, senza eccessive pretese da educatore.
Il testo può entusiasmare o annoiare: lo scrittore non segue mai un ordine prestabilito, infatti qui si trovano aneddoti, racconti, brevi argomentazioni pedagogiche, ma pure ironia.
Non è neppure un'atto di accusa contro la scuola: forse si può definire uno sfogo,
una ricerca.
Pure gli schemi proposti sono insoliti: lui sostiene che il collegio gli fu utile.
Non deve ringraziare per la sua riuscita personale l'insegnamento aperto, fantasioso, dei metodi didattici più recenti.
Soprattutto dipinge i buoni insegnanti: sono quelli che si sanno calare nella realtà, coinvolgendosi e mettendosi continuamente in discussione, cercando di capire, andando oltre i pregiudizi.
Daniel Pennac è uno scrittore di gialli, di teatro, ma in questa occasione ha voluto presentare la sua avventura sia di ex alunno dell'ultimo banco, oltre la sua esperienza di insegnante di scolari con problemi.
E' uno scrittore che fa discutere.
L'importante non sta nel dare ragione o torto a Pennac, ma sta nel tenere aperto il dibattito per i perdenti, i pessimi scolari: saranno degli adulti che porteranno le cicatrici di una vita scolastica zeppa di insuccessi.
Forse è proprio la sua teoria dei cinque generi di bambini di oggi che lascia un po'
perplessi: esistono i bambini soldato, i bambini produttori, i bambini prostituti
e i bambini morenti per fame, ben visibili sui cartelloni della pubblicità, ma
soprattutto il bambini clienti o consumatori.
Si sa che questo è vero, ma non è sufficiente a spiegare ciò che capita attorno
a noi, anzi, si rischia di cadere in vecchie analisi politicizzate e sociologiche: la realtà non può essere schematizzata con immagini così forti, ma pure semplificate.
Il mondo della scuola è ben più sfaccettato e diversificato.
Comunque il nostro insegnante scrittore sostiene di non voler lanciare nessun
messaggio con il suo romanzo, ma proprio la sua esistenza dovrebbe far riflettere: il fannullone è diventato un'autore di successo.
E' un'eccezione?
Basta ricordare il precedente caso di un alunno svogliato e dallo scarso profitto scolastico nelle elementari, di nome Albert Eistein.


Arduino Rossi

Maria Barresi - NON DIRE NIENTE


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Maria Barresi
NON DIRE NIENTE
Edizioni Solfanelli
Pagine 191
EURO 12



La Calabria di Maria Barresi è fatta di luce, sapori e colori vivi, ma non abbaglianti: "Non dire niente" è un romanzo a più voci, in particolare quelle di Clara, la supplente di periferia ed alter ego dell'autrice, Piero il magistrato inquirente e Nicla, la ragazza vittima di soprusi da parte del padre.
Le tre voci narranti si incontrano e si presentano, descrivendo le loro speranze, il dolore immane di Nicla e l'anima pragmatica di Piero.
Clara è romantica e stravagante, l'opposto del pratico magistrato, super impegnato nella guerra contro la narco-mafia.
L'elemento che unisce la storia è la vittima di un padre "normale", elegante, per bene, né ricco, né povero: è un insegnante, è uno pronto a tutto per mostrae un'apparenza da persona per bene, per celare la sua natura da mostro.
Nicla lo descrive: "Oggi posso dire che quel individuo ci ha prosciugato l'anima. Ma tu non te ne rendi conto in quei momenti."
Maria Barresi, con questa tecnica intelligente, a più voci, come fossero testimonianze di un fatto, sa affascinare con avvenimeti ed emozioni distanti in apparenza, che rientrano a pieno nel diramarsi della vicenda.
Maria Barresi è giornalista Rai, redattrice del TG1, autrice di numerosi reportage.
Ha vinto il premio dell'Unione Stampa Cattolica Italiana e due edizioni del Premio Ilari Alpi.
In questo romanzo, che possiede una certa rudezza ed esprime una verità quasi feroce, come spesso capita nella vita vera, ha pure la voglia di mantenere un po' di speranza e di quasi lieto fine, se così si può chiamare.
Il padre orco, che ha tanto fatto soffrire la figlia sin dall'infanzia, si salva grazie allo stratagemma delle lungaggine giudiziarie, ma almeno Nicla troverà un po' di pace.
E' ottimismo quello di Maria Barresi o un augurio per tutte le vittime di tali violenza disumane?


Arduino Rossi

Rosa Aimoni -L'ISOLA DEI TALISMANI


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Rosa Aimoni
L'ISOLA DEI TALISMANI

EDIZIONI TABULA FATI - CHIETI
EURO 7,00
2007
La scrittrice è al suo primo romanzo e tratta una questione spinosa: la scoperta di un padre, per fortuna per il personaggio principale, con il vizio peggiore, ovvero la pedofilia.
Tutta la narrazione è legata dalla vicenda del padre putativo, che ha avuto un'avventura con una 12enne dell'isola dei Talismani, o luogo simbolico dei cosiddetti paradisi tropicali, ma inferni per i piccoli prostituti.
Carlo, il degenerato mostruoso si contrappone al fidanzato della ragazza: un professore di liceo, un po' utopista, ma deciso ad aiutare Luna nel suo viaggio di riparazione del crimine commesso dal padre.
E' una studentessa in giurisprudenza all'università Statale di Milano.
Tutto avviene in un mondo di vittime, di violenti e di atti generosi di altri che permettono ai "perdenti", alle vittime, di risollevarsi.
Il finale è a lieto fine, con la ragazzina che viene rintracciata, lo sfruttatore è arrestato, inoltre pure un amico senza fissa dimora trova casa e una ragazza, Paola, pure lei riesce ad ottenere un lavoro.
Forse la realtà non è sempre così a lieto fine, ma sognare un po' non fa male.
Il romanzo è scorrevole, la trama è semplice, ma ben costruita attorno ai suoi personaggi che si contrappongono, quasi per un fine educativo e di riscatto umano.
I cattivi, o i violenti sono solo persone che agiscono in questo modo perché non riescono a vedere gli altri come persone, ma come oggetti, quindi tutto si aggira attorno al principio che il male possa essere sconfitto, dando un'opportunità di riscatto sia alle vittime, sia ai carnefici, da rieducare.
Speriamo che sia vero.
Arduino Rossi

lunedì 14 luglio 2008

Il G8 in Giappone.



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Che è il denaro che fa girare questa Terra: se c'erano dei dubbi ora ci sono solo delle certezze.
Se si valutano le crisi internazionali, il terrorismo di ogni genere, i conflitti etnici e religiosi, applicando questo schema si scopre che ci sono interessi economici alle spalle di tante situazioni di guerra e di pace armata.
In Giappone le paure per l'effetto serra sono rimaste tali e quali: non si è giunti a una decisione convincente e utile.
Inoltre si è parlato della minaccia iraniana, ma pure sotto c'era la faccenda del caro petrolio, altro grande pericolo per l'economia mondiale: si è chiesto di aumentarne la produzione.
Ora non si sa come si può ridurre l'anidride carbonica nell'atmosfera e aumentare il petrolio in circolazione.
Pure la politica estera degli 8 non è per riportare pace nelle zone di estrazione del grezzo.
Il Medioriente, l'Irak, l'Iran e la Russia sono al centro di conflitti, di contrasti diplomatici e militari: sono pure tra le zone dove si estrae la maggior parte del petrolio mondiale.
Pace e sviluppo vanno di pari passo, ma pure dove c'è guerra ci sono grandi guadagni per i produttori di armi.
Il principio di scambio, petrolio in cambio di armi, continua a foraggiare il terrorismo, le guerre, le guerriglie.
Sì, questo G8 è stato proprio tiepido e quasi inutile.
Arduino Rossi

Beppe Grillo annunciava la morte dei partiti politici



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Beppe Grillo annunciava la morte dei partiti politici, biasimava il Presidente della Repubblica.
Voglio aggiungere una piccola osservazione, uscendo dal tema: il termine attaccare, usato dai giornali è impreciso, incomprensibile.
Se Beppe Grillo ha vilipeso Il Presidente Napolitano dovrebbe essere denunciato, ma se ha espresso una critica, questa resta nei suoi diritti costituzionali: si contesta il papa, questo e quel capo di Stato e lo si fa in tutto il mondo democratico.
Pure il nostro Presidente della Repubblica può essere criticato, non insultato: l'attacco, nella lingua italiana ha un altro significato.
Può essere un'azione militare, un'aggressione fisica o psicologica: non credo che Grillo abbia fatto questo.
Ha semplicemente detto una sciocchezza: il Presidente della Repubblica non si può rifiutare di firmare un emendamento, se non per motivi particolari, legati alla costituzionalità della legge in questione.
Era sufficiente rispondere così a Grillo, per quanto riguarda il lodo Alfano e le sue implicazioni con il Capo dello Stato.
Basta con termini da guerra fredda.
Nelle mie valli si dice: "Esci dalla buca che la guerra è finita."
Aruino Rossi

Federica Squarise e la sua tragedia



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Il cadavere di Federica Squarise forse è stata trovata a Lloret del Mar in Costa Brava.
Lo so che si è giovani una volta sola e a 20 anni ci si butta in ricerca di emozioni forti, di avventure: non si sopportano i limiti e gli steccati.
Poi oggi l'adoscenza pare non abbia più fine e a 30 anni talvolta non è ancora terminata.
La stampa spagnola, una parte della stampa, ha accusato la povera Federica di aver abusato, di aver ceduto agli stravizzi: ha detto che le nostre brave ragazze, una volta da loro, si scatenano e come Federica, ne fanno di tutti i colori.
Anche se è vero, non ci interessa: le foto mostrano il volto di una bella ragazza sorridente, una ragazza per bene.
Sì, pare proprio che vogliano dire che se l'è cercata e che loro, con la loro polizia, con le loro leggi, con le loro regole "libertarie" non hanno colpa.
E' così da sempre, chi muore ha sempre torto, tanto non si può difendere.
Si vede che i pennivendoli non si trovano solo in Italia, come vuol far credere quel simpaticone di Beppe Grillo: le scemenze le dicono anche nella gloriosa Spagna.
Così, tra tori che muoiono senza colpa nelle arene, tra croci abbattute, tra leggi sempre più...progressiste le ragazze, "colpevoli" sono assassinate.
No, io non ci sto.
Non voglio gridare cose indegne contro questo modo di fare, di pensare, di scrivere, ma per favore non infangate i morti.
Federica deve essere rispettata: l'unica sua colpa sta nella sua ingenuità, nella sua eccessiva fiducia nel mondo e nei mascalzoni.
Arduino Rossi

La Spagna e i crocefissi di Zapatero: sviluppo e paure.



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Sì, in Italia stiamo faticando e siamo pure al palo, ma un fatto è positivo: abbiamo l'occasione di fare qualcosa di buono.
Riscoprire le nostre origine, mandare a quel Paese (quale lo lascio dire a voi) tutti i venditori di fumo, mettere alla prova chi ci governa e se non siamo soddisfatti, rispedirlo da dove è venuto.
E' giunta l'ora dei tagli, dell'ammodernamento, della pulizia negli uffici, nelle università, nelle scuole: finalmente mettiamo un po' di libero mercato, togliendo abusi e mangia pane a tradimento.
E' un'occasione storica, che non possiamo perdere.
Vogliamo lasciare ai nostri figli il sistema delle raccomandazioni, dei favori e dei clientelismi?
Sto sognando?
Ora un fatto è certo: da destra e da sinistra ci si prova a contrastare caste e categorie protette, in modo diverso, ma ci si impegna.
Forse, per ora, si tagliano solo le frange esterne, poca roba, ma si tenta di fare qualcosa.
Io sono ottimista, anzi sicuro: i nostri figli vivranno in un Paese con più occasioni di quelle che abbiamo avuto noi.
Non ho mai creduto all'importanza fondamentale di pochi decimi di crescita in più o un meno del PIL: so bene che è una buona cosa la crescita dell'economia, ma ancora di più è il modo come si vive.
In Italia è saltata la prima e antica forma di mutuo soccorso, sempre funzionante da 3.000 anni: è la famiglia e senza questa stupenda realtà siamo tutti più poveri.
Mi dispiace, ma temo che il successo del socialista Zapatero, prima o poi terminerà e lui affosserà: non riesco ad immaginare un futuro della Spagna senza le basi su cui si è retta.
Poi, noi italiani, lo sappiamo bene, che brutta fine fanno i leader quando le cose vanno male: abbiamo avuto diversi esempi, tra cui proprio quelli di alcuni socialisti ed ex socialisti, prima e dopo la guerra.
Mi dispiace, ma se il problema più importante del "buon" spagnolo sia quello di togliere i crocefissi dagli edifici pubblici, in luoghi che nessuno vi fa caso, è veramente senza fantasia: dove non c'è fantasia il potere invecchia e incancrenisce.
Arduino Rossi

La guerra civile colombiana



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La Colombia è un Paese che non conosce la pace da circa 100 anni, o meglio il conflitto militare interno, che ha diverse nature e origini, prosegue da generazioni, con alti e bassi.
Da ormai alcuni decenni la cocaina è il motore di varie forme di violenza, di colore e di tendenze politiche opposte.
Ci sono gruppi armati, definiti di autodifesa, che commettono errori e orrori contro la popolazione civile: le torture dei prigionieri sono usuali, per terrorizzare i parenti, gli amici e i conoscenti.
I gruppi paramilitari sono potenti e prepotenti: di fatto controllano il Paese e provocano dai 30 mila ai 60 mila morti ogni anno.
A pagare il prezzo maggiore sono i contadini, coloro che coltivano spesso le foglie di coca, ma non diventano ricchi.
E' pericoloso fare politica, fare il sindacalista, il prete, l'imprenditore, il sindaco dei villaggi rurali, l'impiegato pubblico: è rischioso fare ogni attività possibile in ogni altra parte del mondo.
Si può essere processati , poi fucilati in modo sommario, dopo i soliti maltrattamenti, dai gruppi paramilitari, dai guerriglieri, pure dalle forze dell'ordine e dell'esercito, che spesso si è macchiato di crimini, ma oggi ci si scorda di tali abusi per comodità diplomatiche.
Arduino Rossi

Il crollo dei mercati finanziari



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Il rischio di una caduta nell'estate del mercato azionario era prevedibile e previsto, ma ora si parla di una crisi molto grave, forse la peggiore del dopo guerra.
C'è d'aver paura?
Il panico è proprio il principale nemico degli investitori, come la spavalderia nei periodi buoni: comunque questa è una fase difficile, con rischi di ulteriori scivoloni, anche consistenti.
Se uno vuole esporre e si sente sicuro, con molta prudenza si può arrischiare, ricordandosi che le zampate dell'orso fanno male (l'orso indica la borsa in caduta).
L'economia ora attende periodi difficili e Draghi ha osservato: "La politica economica deve ora abbattere il debito e contribuire alla ripresa della crescita, con servizi pubblici migliori e una riduzione del carico fiscale",
Esiste pure il problema del costo del lavoro, che però non corrisponde a salari alti, anzi, il contrario.
Il Governatore della Banca d'Italia chiede ciò che è giusto: "La riduzione delle aliquote d'imposta gravanti su lavoratori e imprese rafforzerebbe gli interventi volti a dare sostegno alla crescita; diminuirebbe le distorsioni dell'attività economica; migliorerebbe la posizione competitiva delle nostre imprese".
Tutto questo non deve mettere in dubbio il risultato del pareggio di bilancio della spesa pubblica nel 2011, data che significherà un momento importante per tutto il Paese, che sta subendo da anni salassi economici per pagare i debiti dei governi della Prima Repubblica: si sta sudando veramente il sangue.
Arduino Rossi

I vandali nipponici



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I vandali nipponici. che hanno scritto sulle pareti esterne del Duomo di Firenze hanno fatto qualcosa, che purtroppo, in troppi fanno abitualmente.
Per i nostri amici giapponesi però, giustamente, la cosa non pare accettabile, loro prendono tutto molto seriamente: il patrimonio dell'Umanità appartiene a tutti ed è giusto che un edificio così bello rimanga e si conservi nei secoli.
Scoprire che degli studenti, con un professore in gita scolastica, abbiano agito in questo modo, all'estero, è disonorevole.
Quante volte noi italiani siamo stati maleducati, quanti ragazzotti si sono divertiti con piccoli gesti teppistici contro cose, persone e mai ci siamo vergognati pubblicamente.
Il professore 30enne, allenatore di una squadra di baseball, è stato subito destituito e rischia il posto, altri studenti potrebbero essere espulsi dall'Università.
Sinceramente sono pene severe, ma giuste: gli idioti devono imparare a vivere e il vandalismo, pur limitato a una scritta, è sintomo di scarsa intelligenza, sensibilità al bello vicino allo zero e molta superficialità.
In Giappone il fatto è risaltato sui principali giornali nazionali e dalle emittenti televisive: sono arrivate le scuse ufficiali in Italia.
Arduino Rossi

Non vi è mai capitato di litigare con un imbecille?



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Sì, uno di quelli che sembrano persone un po' colte, ma con un'aria da saccente, un disprezzo profondo verso tutto il resto del mondo.
Sì, un paranoico marcio, di quelli che ti chiedi, quando ne incontri uno, perché hanno chiuso i manicomi.
.Costui urlava, insultava con parolacce chi non la pensava come lui: la parola preferita era co….e, oppure ignorante, analfabeta.
Non sto parlando di qualche nostro politico: questo signore disprezzava pure loro.
Possedeva una pignoleria ossessiva: analizzava ogni parola detta, valutava ogni doppio senso, da professorino della penna rossa, che non intendeva il senso complessivo del discorso, ma si perdeva in inezie banali.
Alla fine dei discorsi provocatori, delle mezze minacce, del desiderio di far sapere che lui era un uomo importante, si presentò: che delusione terribile, era un docente universitario di qualche materia storica o simile.
Le domande che mi sono girate e rigirate nella testa sono state tante.
Come è possibile che un individuo così instabile psicologicamente abbia a che fare con dei giovani?
Come può insegnare un personaggio simile?
Dovrebbe essere curato.
Come è riuscito a vincere il concorso?
Cose è stato possibile che si sia laureato un personaggio simile?
Chi gli ha fatto fare carriera?
Le risposte le abbiamo in mente tutti, ma tacciamo, se non vogliamo essere querelati per calunnia.
Arduino Rossi

In difesa degli animali da macello



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La Lega Antivivisezione (Lav) da anni denuncia, anche con video "dell'orrore", il trattamento disumano riservato a questi animali: la logica della deportazione, come cose inanimate, ci rende simili a esseri mostruosi, a quei Visitor, a quei predatori, a quegli orchi che fanno parte dei mostri delle nostre fantasie, del nostro inconscio.
Tanti animali arrivano alla meta morti per la sete, per il caldo, per le pessime condizioni igieniche.
E' certo che questi animali che giungono in tale stato al mattatoi, o peggio ancora, morti e lasciati per giorni al caldo, alle mosche, saranno macellati e immessi sul mercato con tutti i problemi relativi alla salute dei consumatori.
Ora è da anni che questo scandalo prosegue: far arrivare prima la merce, sfruttando i camionisti per giorni e giorni, significa giungere prima sui mercati, guadagnando sui tempi morti del trasporto.
Oltre alla salute di chi si nutre di carne, c'è il problema proprio del dolore inflitto inutilmente a degli esseri destinati alla morte: un po' di pietà non darebbe fastidio.
Questo è simile ad altri trasporti di esseri umani.
Lo so che le logiche di mercato impediscono di interessarsi a quei trasporti di disperati, che vivono appunto come bestie da macello, su imbarcazioni che fanno acqua, dentro Tir, stretti come pecore, a piedi nel deserto, per giorni, prima di arrivare sulla costa del Sud del Mediterraneo.
La pietà, la compassione, la condanna della crudeltà, sono valori di tutte la maggiori religioni rivelate e naturali: pure l'etica laica, con un senso filantropico spontaneo, è per il rispetto o almeno per un po' di compassione verso i nostri fratelli animali, come li aveva definito San Francesco.
Arduino Rossi

Di Pietro contro Berlusconi


Antonio Di Pietro non aveva digerito l'accusa dell'acquisto della sua laurea e alla prima occasione ha dato una risposta saporita a Berlusconi: "L'allora aspirante premier mi sembra facesse una lavoro più da magnaccia, per piazzare questa o quella velina, che da statista."
Apriti cielo! Tutto il centro destra è sceso in campo per difendere il suo leader e le parole pesanti non sono mancate.
Il capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri ha ribadito: "Da come parla si capisce che Di Pietro è un analfabeta. Berlusconi disse che la sua laurea era falsa perché regalata dai servizi, ma sbagliava. E' falsa anche la sua licenza elementare."
Tutto finirà in tribunale, davanti ai giudici e sicuramente si concluderà con risarcimenti di danni in lunghe cause civili: chi guadagnerà e chi perderà non lo si saprà, se non fra qualche anno, magari tra le notizie della quinta pagina, in un trafiletto visto casualmente, letto senza più nessun interesse.
Ci sono parole, parolacce, insulti, calunnie e abiti strappati per le ingiurie ricevute, mai per quelle lanciate.
Il PD ha preso le distanze da Di Pietro, sostenendo che certe espressioni non appartengono al loro linguaggio.
Cosa significa esattamente magnaccia?
Secondo il dizionario significa: "Persona che sfrutta l'attività delle prostitute, è sinonimo di protettore, nel linguaggio regionale diventa pappone. L'estensione del significato è mantenuto....."
Sì, non è un complimento.
E' più offensivo o meno di analfabeta?
Arduino Rossi

La fede di Cristo è in croce


Perché la fede di Cristo crea tante antipatie tra gente che non conosce il Vangelo?
Il primo grande pregiudizio è legato alla sessualità, ovvero è contro il presunto sentimento sesso fobico del messaggio di Cristo: in verità il cristianesimo non è una religione nemica del sesso di più di tutte le altre religioni.
Solo alcune esagerazioni, che definisco monastiche, moralistiche, ossessive, hanno fatto credere che Cristo fosse venuto sulla Terra per castigare i costumi.
Invece sono altre parti del messaggio cristiano che probabilmente creano rabbia e antipatia, specialmente in questa epoca decadente: sta sorgente l'odio verso i diversi, i poveri, i non integrati, coloro che vivono di espedienti, gli ultimi.
Siamo in un'epoca meritocratica, dove il più ricco è un uomo di successo, non importa come ha ottenuto il denaro, non importa se ha mentito, rubato, trafficato, inquinato, causato morte direttamente o indirettamente.
Questo Cristo ammonisce e avvisa: dice che gli ultimi saranno i primi, che chi umilia i poveri, i piccoli dovrà pagare le sue colpe.
Inoltre Gesù esalta gli umili, coloro che lavorano onestamente, compiono piccoli gesti tanto utili tutti i giorni.
Cosa c'è di più distante dalla visione di un mondo effimero, tutto apparenza e niente sostanza, tutto menzogna e niente verità, del messaggio di Gesù?
Temo che il risorgere di neo positivismo, di sette orientaleggianti, ma con interessi economici ed ideologie meritocratiche tanto occidentali, il montare l'arroganza dello scientismo, pure la prepotenza di sentimenti agnostici, ma tanto legati all'autocompiacimento per risultati personali non sempre limpidi siano tutti in antitesi con il Vangelo.
Lo scontro non è tra civiltà, ma tra un mondo pomposo e dispotico, che non riconosce i diritti dei poveri ed è contro il senso "naturale" della vita, attualmente considerato ingiustamente anacronistico, ma che è sempre reale e contemporaneo.
La cultura della vita e della dignità dell'uomo è contro i "superuomini" senza "decenza": costoro ci preparano un avvenire di dolore e di morte, ma io mi auguro sempre di sbagliare e di veder mutate le cose.
Arduino Rossi

Posso permettermi di consigliare qualche taglio alla spesa pubblica?


Il primo risparmio lo avremmo dal taglio dei finanziamenti alla stampa di partito, il secondo dalla riduzione a metà del numero dei deputati e dei senatori, il terzo dall'eliminazioni delle Province e dalla riduzioni dei comuni piccoli, da accorpare in entità di dimensione maggiore, per risparmiare sui costi della micro burocrazia.
Un'altra forma di risparmio, con i dovuti metodi e controlli, sta nel derogare a strutture private i lavori buroratii d'ufficio.
Quanti soldi si risparmierebbero?
Miliardi di euro all'anno, ma soprattutto il risparmio funzionerà se i politici saranno meno numerosi.
Sempre di meno potranno essere gli sprechi con una gestione priva di clientelismi: i raccomandati sono peggio di una punizione divina, una piaga d'Egitto.
Il primo grande guaio italiano, la fonte di tante malformazioni sta nel gran numero di normative, nella loro confusione e le loro contraddizioni assurde, ma soprattutto nell'abilità negativa di tutti quel popolo di, avvocati azzeccagarbugli, spesso al limite della legalità, sempre oltre la lealtà e la sincerità.
C'è un mondo corrotto, o quasi corrotto, con funzionari sempre arroganti, ignoranti, anacronistici: è un peso su tutto il Paese, che se fosse eliminato, permetterebbe di trovare risorse per le famiglie, la scuola, pubblica e privata, per le pensioni e la santità, per l'ambiente e la ricerca scientifica.
E' interessante scoprire che pure nel mondo universitario questo avviene e lo sanno bene i ragazzi che frequentato l'Università: proprio tra i docenti si scopre gente con spesso problemi ....
Si dice che la paranoia, malattia mentale che spinge a sentirsi grandi e perseguitati, sia una malattia professionale dei docenti universitari: questo è quasi normale, ma se oltre al fatto di problemi di equilibrio mentali i nostri grandi professori sono pure dei non meritevoli, perché con amicizie che li hanno collocati dove si trovano.
L'Italia cambia o affoga.
Arduino Rossi

In difesa della famiglia


Dopo anni spesi a contrastare, di fatto, il ruolo della famiglia tradizionale, dopo aver reso difficilissimo la vita a chi vuole una vita normale, con figli normali, ci si accorge che la società non funziona.
Ci sono pochissimi figli e pure crescono male, molti non hanno una guida, un senso della vita.
Si è cercato di inserire nella scuola e nella società i figli degli emigranti, ma alla fine si è ottenuto un disastro sociale, che le "brave maestre", le buone professoresse, con tutte le loro buone iniziative non hanno potuto impedire: dopo tanti sforzi individuali non trova un freno il sorgere di situazioni di disagio sociale.
C'è un bullismo così spavaldo che ha pure il coraggio di alzare la voce e di cercare giustificazioni sociologiche, aiutato da quelle forze politiche e sociali, grazie a Dio, moribonde: sui giornali pagati con i soldi dei contribuenti, con il famoso miliardo di euro sprecato per mantenere pennivendoli di partito, ogni tanto riappaiono articoli divertenti di "giornalisti", che difendono il loro posto con le unghie e con i denti e proseguono con teoremi astrusi.
Se non arrivassero più i contributi pubblici dovrebbero andare a lavorare veramente.
Questa genia, residuato bellico di battaglie talvolta giuste e talvolta sbagliate, continuano a contrastare il ruolo sociale che da almeno 3.000 anni ha la famiglia, con la logica della famiglia alternativa, con banalità sul mondo moderno e la civilissima Europa
E' giunta l'ora di mandare costoro nel mercato del lavoro e pure loro proveranno la fatica di alzarsi alle sette per scaricare cassette di frutta al mercato ortofrutticolo, fare i manovali in nero, fare gli impiegatini in uffici di piccole ditte, con il padroncino dietro le spalle.
Capiranno perché molti italiani non accettino, a tali condizioni, di svolgere lavori così gravosi e mal pagati: capiranno cosa significa portare a casa un magro stipendio per mantenere i figli, senza vendere fumo sul giornale finanziato dall'amico Onorevole, con i nostri soldi.
Sto sognando?
Dipende da tutti noi mandare i parassiti a guadagnarsi il pane.
Arduino Rossi

mercoledì 2 luglio 2008

La crisi della sinistra



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Un fatto mi sorprende della sinistra italiana: c'è una destra aggressiva, xenofoba e pericolosa, ma a sinistra si continua con una retorica fuori moda.
Si parla di nazismo, di razzismo, di fascismo: ci sono alcuni personaggi seri e ridicoli che, con musi duri ed accigliati, sparano sentenze, condanne a non finire, sempre più o meno uguali.
Così la gente, il 60%, ma in futuro anche il 70% e più, è indifferente.
Si sentono sempre più frasi come queste: "Cosa me ne importa! Non voglio problemi. Non voglio zingari ed extracomunitari tra i piedi."
Qualche cervellone della sinistra parla di rieducare il popolo, anzi il popolino, con quel modo di fare tipico delle vecchie avanguardie: sono loro che capiscono, sono loro il faro del popolo.
Ormai i razzisti ridono per la scemenza di chi si strappa le vesti per ogni provocazione: io temo il futuro e lo vedo sempre più nero, soprattutto perché la schedatura è di fatto una sciocchezza, mentre non ci si accorge dei veri rischi.
Per eliminare gli emarginati è preferibile non schedarli, ma fare in modo che non esistano, che non siano mai esistiti, almeno per la burocrazia: se non hanno un nome negli schedari, un posto nell'anagrafe, li si può far scomparire.
Il nazisti volevano far credere che non furono eliminati 12 milioni di ebrei, zingari e altri esseri per loro "inferiori" ( erano tutti coloro che non rientravano nella logica della presunta razza perfetta): costoro volevano negare l'esistenza in vita dei 12 milioni di assassinati e tentano ancora oggi di farlo.
C'è un pericolo nazista in Italia, in Europa: è molto diverso dal precedente per metodi e programmi, ma è ancora più pericoloso.
Non ci sono camice nere o brune, non ha neppure una base ideologica.
Non è con la retorica che si può fermare tale rischio, ma con leggi sicure, niente buonismo, l'altra faccia del nazismo: serve una critica serrata a tutto ciò che sta sorgendo di maligno, non solo a destra, ma pure a sinistra.
Se si perde la dimensione dell'era in cui si vive si rischia di affogare nel pantano delle ideologie farfugliate, zeppe di contraddizioni e un po' folli, lasciando ritornare a galla vecchi mostri del passato, ancora vivi, in fondo al mare dell'inconscio collettivo dell'Europa.
Arduino Rossi

Le impronte digitali dei rom



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Perché usare un metodo da polizia criminale per identificare dei minorenni?
Non c'era un altro sistema?
I bambini rom hanno tantissimi diritti violati: non possono giocare, non hanno una casa decente, non hanno la scuola, non hanno un'assistenza medica valida, non hanno la possibilità di scegliere e cambiare esistenza in futuro, non hanno.......
Il diritto alla privacy per questi monelli però fa un po' ridere: sono sulle strade e a botte o con sedativi, per tenerli buoni, con pizzicotti per farli piangere, mantengono i loro genitori, o presunti tali, con la richiesta dell'elemosina, la loro privacy è violato in centomila altri modi.
La destra è punitiva, risoluta a castigare senza troppe remore, la sinistra assomiglia troppo a quelle vecchie contesse con tanta filantropia nei loro cuori nobili: danno tante caramelle ai bambini poveri, con qualche "poverino" mugugnato e una o due carezze sui capelli, poi si laveranno molto bene le mani.
Nobildonne e gli ultimi utopisti non potrebbero vivere senza quei mocciosi scalzi e sudici che danno tanto colore alle nostre città: l'imporante però è nascondere bene il portafogli.
I diritti dei minori sono cose serie e ripeto sino alla noia, pure gli zingarelli devono avere le stesse opportunità dei nostri figli, né più e né meno: non so e non credo che grazie alla schedatura si potrà sconfiggere l'accattonaggio dei bambini.
Arduino Rossi

Ufo



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Di dischi volanti se ne parla poco: ormai, dopo le bufale di alcuni esperti del settore, si tende sempre più a diventare scettici.
I fisici sorridono perché credono praticamente impossibile il superamento delle immense distanze spaziali, poi, io credo, se arrivassero esseri superiori si presenterebbero subito da loro.
Sicuramente i nostri "geni dell'astrofisica" non possono immaginare che tali menti eccelse potrebbero cercare contatti se non con loro, altrettanti esseri superiori, o così si reputano i nostri cervelloni.
Una volta si attendevano i Marziani, ma per ora ci si accontenta della scoperta, quasi certa, di un po' di ghiaccio sul pianeta rosso e pare già molto.
Di pianeti probabilmente nel Cosmo ce ne sono a milioni, forse a miliardi: su qualcuno di questi degli strani insettoni si devono essere evoluti come noi o più di noi e forse si vuole pure fare un viaggetto negli spazi siderali.
Non so se si divertono, se ci considerano interessanti o buffi.
Un po' di turismo interstellare è sempre piacevole, anche per gli omini verdi con le antenne, parenti delle cavallette.
Sì, scusate la battuta, ma forse in troppi lavorano eccessivamente e alla sera sono stanchi, hanno sonno.
Altri bevono e si fanno di peggio, specialmente di notte, poi c'è sempre chi "prende lucciole per lanterne": vede luminarie terrestri, aerei in volo o altro.
Sono troppo realista e scettico?
No, pure io vorrei conoscere questo ET, augurandomi che non sia cattivo e brutto, non mangi i bambini, non ci porti malattie incurabili, ma solo buone cose e tecnologia utile.
Peccato che non si presentino come persone educate (come alieni per bene) e continuano a giocare a nascondino.
Arduino Rossi

Oggi c'è un miliardo di PC sulla terra.



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Oggi c'è un miliardo di PC sulla terra.
Prevedere e profetizzare è quasi impossibile: non ho la sfera di cristallo, ma un fatto è certo, siamo di fronte alla più grande rivoluzione culturale del pianeta.
Ci sarà la possibilità di veder miscelate e confuse molte realtà culturali: in pratica sarà più facile comunicare con Internet e con tutto il mondo per il cinese, per l'africano, quindi conosceranno sempre più persone e idee diverse, allontanandosi sempre più delle loro culture tradizioni e dai villaggi vicini, ancora non modernizzati.
Il sincretismo si diffonderebbe in ogni luogo e nuove sette sorgeranno: io vedo in tutto questo una grande occasione per far cadere barriere.
Ho pure molti timori di "contaminazioni" negative, con il sorgere di nuovi movimenti politici, forze con rivendicazioni potenti e violente,
Non a caso Al-Qaeda usa Internet per diffondere i suoi proclami, ma per i tradizionalisti di tutto il mondo Internet potrebbe segnare la fine o l'obbligo a mutare: è il comportamento più odiato da chi ritiene che la trazione sia un pilastro dell'Universo.
Le lingue non saranno una barriera, o lo saranno sempre di meno, grazie ai traduttori automatici delle lingue.
Sarà tutto bello questo nuovo mondo con i computer, collegati a Internet?
Arduino Rossi

Il merito



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Il merito è una parola da sempre sbandierata: se ne parla, se ne sparla ed è un valore legato alla ricchezza prodotta, ovvero alla resa della merce che si produce una volta raggiunto il mercato.
Se si crea qualcosa che vale tanto, costa tanto, rende tanto si vale molto, altrimenti si è dei falliti.
E' giusto?
Non si può protestare: è colpa la dura legge che regna oggi.
Non è quella del più forte, né quella del taglione, né quella del valore ereditato dagli avi come per i nobili di un tempo: è la legge della domanda e dell'offerta, nient'altro.
Ciò che è e sarà fuori mercato che fine farà?
Terminerà alla discarica, naturalmente, forse sarà riciclato, forse sarà abbandonato alle piogge, all'inquinamento.
Le persone che non sanno più, non possono più restare nel mercato che fine faranno?
Saranno rottamati pure loro?
I dipendenti pubblici svolgono compiti che spesso non rientrano nella logica di mercato e sono spesso "improduttivi", ma necessari: è vero che la burocrazia è spesso pesante e deve essere semplificata, snellita, resa razionale ed efficiente, ma non può essere misurata con semplici calcoli economici.
La Giustizia, la buona giustizia, non può essere sacrificata, data in cambio di una cattiva applicazione della legge: la rapidità dei processi è fondamentale, ma è più importante vedere i colpevoli condannati e gli innocenti assolti.
Stiamo diventando come gli statunitensi?
L'unico valore riconosciuto sarà il denaro accumulato, guadagnato?
Arduino Rossi

Falsi farmaci

Pillole blu o pillole dell'amore sono sempre più diffuse, specialmente nel mercato clandestino, ma spesso sono delle porcherie.
In tanti acquistano tali porcherie e probabilmente, a giudicare dal mercato florido, ne sono pure soddisfatti.
Il problema invece sta quando si esce da Internet e un ignaro paziente con ricetta medica, acquista da un ignaro farmacista, a sua volta ingannato, un farmaco che è simile nell'aspetto a quello desiderato, di cui si ha bisogno, ma che non darà gli stessi effetti: sono stati sequestrati falsi farmaci per la cura contro i tumori, per le terapie riguardanti la cardiopatia.
E' qui il vero dramma, che rischia di trasformarsi in tragedia, in grave danno alla salute pubblica e dei singoli ignari malcapitati.
Non è giusto fare degli allarmismi: sono convinto che tutto questo sia legato a un mercato parallelo, difficilmente certe porcherie entreranno nelle nostre farmacie, salvo casi rari ed eccezionali.
Io voglio spostare l'attenzione invece su questo mercato, che interessa i più poveri della terra: gente che non può permettersi delle cure regolari, normali e deve cercare, con grande sforzo economico, prezzi migliori nei traffici clandestino sotto costo.
Spesso i risultati sono drammatici: malattie non sono curate, ma peggiorano per le sostanze tossiche assimilate.
Organizzazioni criminali internazionali, senza scrupoli, speculano sul bisogno di salute di tutti: serve assolutamente una maggiore chiarezza e un maggior impegno internazionale contro tali traffici.
Arduino Rossi

L'anima nera dell'Europa



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La democratica Europa, "faro di civiltà" per i popoli, di libertà e tolleranza, ha un'anima nera, con stragi, genocidi, guerre di religione e orrori di ogni genere: non siamo più bravi e più belli dei nostri padri.
Possediamo una tecnologia capace di fare cose terribili, in modo silenzioso.
Sino a quando lo Stato di diritto avrà il controllo sull'ordine pubblico tutto andrà per il verso giusto, con limiti ed errori.
Quando gruppi differenti, definiamo privati, non alla luce del sole, occuperanno spazi non loro, per farsi giustizia da soli, ci si può attendere di tutto.
Quindi è lo Stato che deve operare nel settore della sicurezza e nessun'altro.
Tutto bene?
No, invece ciò che sorprende è lo scontro tra poteri: la Magistratura è in rotta di collisione con il Potere Esecutivo.
Forse, voglio essere banale, terribilmente ovvio.
Non sarebbe stato meglio vedere i due poteri in pace e in armonia, per trovare accordi e snellire le lungaggini processuali?
Arduino Rossi