Visualizzazione post con etichetta Cristo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Cristo. Mostra tutti i post

lunedì 14 luglio 2008

La fede di Cristo è in croce


Perché la fede di Cristo crea tante antipatie tra gente che non conosce il Vangelo?
Il primo grande pregiudizio è legato alla sessualità, ovvero è contro il presunto sentimento sesso fobico del messaggio di Cristo: in verità il cristianesimo non è una religione nemica del sesso di più di tutte le altre religioni.
Solo alcune esagerazioni, che definisco monastiche, moralistiche, ossessive, hanno fatto credere che Cristo fosse venuto sulla Terra per castigare i costumi.
Invece sono altre parti del messaggio cristiano che probabilmente creano rabbia e antipatia, specialmente in questa epoca decadente: sta sorgente l'odio verso i diversi, i poveri, i non integrati, coloro che vivono di espedienti, gli ultimi.
Siamo in un'epoca meritocratica, dove il più ricco è un uomo di successo, non importa come ha ottenuto il denaro, non importa se ha mentito, rubato, trafficato, inquinato, causato morte direttamente o indirettamente.
Questo Cristo ammonisce e avvisa: dice che gli ultimi saranno i primi, che chi umilia i poveri, i piccoli dovrà pagare le sue colpe.
Inoltre Gesù esalta gli umili, coloro che lavorano onestamente, compiono piccoli gesti tanto utili tutti i giorni.
Cosa c'è di più distante dalla visione di un mondo effimero, tutto apparenza e niente sostanza, tutto menzogna e niente verità, del messaggio di Gesù?
Temo che il risorgere di neo positivismo, di sette orientaleggianti, ma con interessi economici ed ideologie meritocratiche tanto occidentali, il montare l'arroganza dello scientismo, pure la prepotenza di sentimenti agnostici, ma tanto legati all'autocompiacimento per risultati personali non sempre limpidi siano tutti in antitesi con il Vangelo.
Lo scontro non è tra civiltà, ma tra un mondo pomposo e dispotico, che non riconosce i diritti dei poveri ed è contro il senso "naturale" della vita, attualmente considerato ingiustamente anacronistico, ma che è sempre reale e contemporaneo.
La cultura della vita e della dignità dell'uomo è contro i "superuomini" senza "decenza": costoro ci preparano un avvenire di dolore e di morte, ma io mi auguro sempre di sbagliare e di veder mutate le cose.
Arduino Rossi

mercoledì 12 dicembre 2007

I cristiani ...in croce

E' incorso un attacco ai valori cristiani?
Questo argomento è stato già trattato più volte, ma è giusto riproporlo: i principi basilari del messaggio evangelico, che si può vedere incarnato nella persona di San Francesco, contrastano fortemente con i valori dominanti e prevalicanti di questi anni.
Il Cristianesimo ci fa apprezzare la povertà, concepita come essenzialità, la semplicità vista come mancanza di esibizionismo, il lavoro nascosto e umile, la disponibilità verso tutti, ricchi o poveri, ultimi o persone importanti.
Tutto questo è considerato una follia dalla genti: la croce è sempre una pazzia e scaldalo per molti.
Eppure nel messaggio di Cristo ci sono risposte che possono dare chiarimenti esistenziali, fondamentali: potrebbero dare senso alle esistenze e dire perché esistiamo.
Questo vivere e sofrire verrebbero visti sotto un'altra luce: quella che rende tutto più bello e sereno.
Non c'è follia più grande di ciò, ma ne vale la pena, il rischio.
Se si rispolvera quindi l'immagine di Cristo, se si vuole con l'aiuto di un suo grande imitatore come San Francesco, si può ritrovare l'amore per la natura, per la bellezza e per ...il prossimo, operazione veramente complessa: per questa difficile decisione di amare chi ci è vicino non ci rimane che chiedere aiuto a Lui, in persona, a Dio.
La specie umana è veramente colma di difetti, chiamiamoli così e di errori, se non di orrori: se si sa superare ciò tutto andrà per il meglio.

Arduino Rossi