lunedì 14 luglio 2008

In difesa degli animali da macello



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La Lega Antivivisezione (Lav) da anni denuncia, anche con video "dell'orrore", il trattamento disumano riservato a questi animali: la logica della deportazione, come cose inanimate, ci rende simili a esseri mostruosi, a quei Visitor, a quei predatori, a quegli orchi che fanno parte dei mostri delle nostre fantasie, del nostro inconscio.
Tanti animali arrivano alla meta morti per la sete, per il caldo, per le pessime condizioni igieniche.
E' certo che questi animali che giungono in tale stato al mattatoi, o peggio ancora, morti e lasciati per giorni al caldo, alle mosche, saranno macellati e immessi sul mercato con tutti i problemi relativi alla salute dei consumatori.
Ora è da anni che questo scandalo prosegue: far arrivare prima la merce, sfruttando i camionisti per giorni e giorni, significa giungere prima sui mercati, guadagnando sui tempi morti del trasporto.
Oltre alla salute di chi si nutre di carne, c'è il problema proprio del dolore inflitto inutilmente a degli esseri destinati alla morte: un po' di pietà non darebbe fastidio.
Questo è simile ad altri trasporti di esseri umani.
Lo so che le logiche di mercato impediscono di interessarsi a quei trasporti di disperati, che vivono appunto come bestie da macello, su imbarcazioni che fanno acqua, dentro Tir, stretti come pecore, a piedi nel deserto, per giorni, prima di arrivare sulla costa del Sud del Mediterraneo.
La pietà, la compassione, la condanna della crudeltà, sono valori di tutte la maggiori religioni rivelate e naturali: pure l'etica laica, con un senso filantropico spontaneo, è per il rispetto o almeno per un po' di compassione verso i nostri fratelli animali, come li aveva definito San Francesco.
Arduino Rossi