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mercoledì 16 luglio 2008

GRISHAM JOHN - Ultima Sentenza


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GRISHAM JOHN
Ultima Sentenza
Mondadori
pag. 446
EURO 19

Romanzo definito del genere legal thriller, ovvero di un poliziesco ambientato nelle aule dei tribunali, o con al centro il dibattimento giudiziario.
Grisham era un avvocato, che conosce bene il mondo giudiziario dei tribunali statunitensi, specialmente quelli del sud del Paese: è tra i più noti autori di questo genere, ormai molto popolare.
Il padre di questi gialli ambientati nei tribunali fu Erle Stanley Gardner, avvocato per 22 anni che agli inizi degli anni Trenta creò "Perry Messon".
"Ultima Sentenza" racconta le vicissitudini di due avvocati onesti e puri, di quelli che non se ne trovano più al giorno d'oggi, tranne nei romanzi, che scelgono di stare con la vedova Baker, cittadina di Bowmore, nella ausa intentata contro la potente società Krane Chemical.
L'industria in questione è accusata di aver avvelenato le acque della cittadina ed aver provocato la morte di decine di persone per cancro: lo scontro quindi è tra onesti e corruttori, corrotti e potenti, ricchi senza scrupoli.
Gli avvocati Wes e Mary Grace Payton puntano tutto su questa causa e rinunciano ai guadagni, alle automobili di grossa cilindrata, alla vita da lusso.
L'autore, come scrittore del Sud, si è ispirato allo stile realistico di John Steinbeck, ma il romanzo è di quelli adatti a trasformarsi in fiction per Hollywood, anche se forse i personaggi, avvocati compresi, dovrebbero avere più consistenza psicologica per non rischiare di apparire caricaturali.
Pur ricordando lo stile di Steinbeck, il romanzo non possiede la forza, l'umanità dell'autore di "Furore", delle sue crude descrizioni della povera gente, dei perdenti, dei violenti.
Il finale è ovviamente sorprendente: potrà stupire, deludere o entusiasmare.
Invece a molti lettori non piacerà la descrizione tecnica del sistema giudiziario statunitense.
In ogni caso bisogna riconoscere la capacità che Grisman possiede di interessare il lettore con uno stile veloce, leggibile e accattivante.

Arduino Rossi

Maria Barresi - NON DIRE NIENTE


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Maria Barresi
NON DIRE NIENTE
Edizioni Solfanelli
Pagine 191
EURO 12



La Calabria di Maria Barresi è fatta di luce, sapori e colori vivi, ma non abbaglianti: "Non dire niente" è un romanzo a più voci, in particolare quelle di Clara, la supplente di periferia ed alter ego dell'autrice, Piero il magistrato inquirente e Nicla, la ragazza vittima di soprusi da parte del padre.
Le tre voci narranti si incontrano e si presentano, descrivendo le loro speranze, il dolore immane di Nicla e l'anima pragmatica di Piero.
Clara è romantica e stravagante, l'opposto del pratico magistrato, super impegnato nella guerra contro la narco-mafia.
L'elemento che unisce la storia è la vittima di un padre "normale", elegante, per bene, né ricco, né povero: è un insegnante, è uno pronto a tutto per mostrae un'apparenza da persona per bene, per celare la sua natura da mostro.
Nicla lo descrive: "Oggi posso dire che quel individuo ci ha prosciugato l'anima. Ma tu non te ne rendi conto in quei momenti."
Maria Barresi, con questa tecnica intelligente, a più voci, come fossero testimonianze di un fatto, sa affascinare con avvenimeti ed emozioni distanti in apparenza, che rientrano a pieno nel diramarsi della vicenda.
Maria Barresi è giornalista Rai, redattrice del TG1, autrice di numerosi reportage.
Ha vinto il premio dell'Unione Stampa Cattolica Italiana e due edizioni del Premio Ilari Alpi.
In questo romanzo, che possiede una certa rudezza ed esprime una verità quasi feroce, come spesso capita nella vita vera, ha pure la voglia di mantenere un po' di speranza e di quasi lieto fine, se così si può chiamare.
Il padre orco, che ha tanto fatto soffrire la figlia sin dall'infanzia, si salva grazie allo stratagemma delle lungaggine giudiziarie, ma almeno Nicla troverà un po' di pace.
E' ottimismo quello di Maria Barresi o un augurio per tutte le vittime di tali violenza disumane?


Arduino Rossi

Rosa Aimoni -L'ISOLA DEI TALISMANI


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Rosa Aimoni
L'ISOLA DEI TALISMANI

EDIZIONI TABULA FATI - CHIETI
EURO 7,00
2007
La scrittrice è al suo primo romanzo e tratta una questione spinosa: la scoperta di un padre, per fortuna per il personaggio principale, con il vizio peggiore, ovvero la pedofilia.
Tutta la narrazione è legata dalla vicenda del padre putativo, che ha avuto un'avventura con una 12enne dell'isola dei Talismani, o luogo simbolico dei cosiddetti paradisi tropicali, ma inferni per i piccoli prostituti.
Carlo, il degenerato mostruoso si contrappone al fidanzato della ragazza: un professore di liceo, un po' utopista, ma deciso ad aiutare Luna nel suo viaggio di riparazione del crimine commesso dal padre.
E' una studentessa in giurisprudenza all'università Statale di Milano.
Tutto avviene in un mondo di vittime, di violenti e di atti generosi di altri che permettono ai "perdenti", alle vittime, di risollevarsi.
Il finale è a lieto fine, con la ragazzina che viene rintracciata, lo sfruttatore è arrestato, inoltre pure un amico senza fissa dimora trova casa e una ragazza, Paola, pure lei riesce ad ottenere un lavoro.
Forse la realtà non è sempre così a lieto fine, ma sognare un po' non fa male.
Il romanzo è scorrevole, la trama è semplice, ma ben costruita attorno ai suoi personaggi che si contrappongono, quasi per un fine educativo e di riscatto umano.
I cattivi, o i violenti sono solo persone che agiscono in questo modo perché non riescono a vedere gli altri come persone, ma come oggetti, quindi tutto si aggira attorno al principio che il male possa essere sconfitto, dando un'opportunità di riscatto sia alle vittime, sia ai carnefici, da rieducare.
Speriamo che sia vero.
Arduino Rossi