lunedì 14 luglio 2008

La guerra civile colombiana



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La Colombia è un Paese che non conosce la pace da circa 100 anni, o meglio il conflitto militare interno, che ha diverse nature e origini, prosegue da generazioni, con alti e bassi.
Da ormai alcuni decenni la cocaina è il motore di varie forme di violenza, di colore e di tendenze politiche opposte.
Ci sono gruppi armati, definiti di autodifesa, che commettono errori e orrori contro la popolazione civile: le torture dei prigionieri sono usuali, per terrorizzare i parenti, gli amici e i conoscenti.
I gruppi paramilitari sono potenti e prepotenti: di fatto controllano il Paese e provocano dai 30 mila ai 60 mila morti ogni anno.
A pagare il prezzo maggiore sono i contadini, coloro che coltivano spesso le foglie di coca, ma non diventano ricchi.
E' pericoloso fare politica, fare il sindacalista, il prete, l'imprenditore, il sindaco dei villaggi rurali, l'impiegato pubblico: è rischioso fare ogni attività possibile in ogni altra parte del mondo.
Si può essere processati , poi fucilati in modo sommario, dopo i soliti maltrattamenti, dai gruppi paramilitari, dai guerriglieri, pure dalle forze dell'ordine e dell'esercito, che spesso si è macchiato di crimini, ma oggi ci si scorda di tali abusi per comodità diplomatiche.
Arduino Rossi