mercoledì 19 novembre 2008

Vigilanza Rai: la guerra per un posto chiave per la democrazia.

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Maurizio Lupi, Vice Presidente Pdl della Camera dei deputati vede tutto regolare nelle elezioni dell'organo di vigilanza Rai: "Ed è senso di responsabilità quello che sta dimostrando Villari, che è stato eletto Presidente della Commissione di Vigilanza Rai attraverso un voto che non ha nulla di oscuro ma che piuttosto ha sbloccato una situazione incancrenita".
La questione delle dimissioni di Villari è trattata al di sopra delle righe da lui stesso: "Mi imbarazza che su questa vicenda ci sia tutta questa attenzione.....non mi sembra che, in un momento così difficile, contribuisca a far sì che i cittadini stiano meglio". La Commissione Rai è un organo fondamentale per il controllo delle trasmissioni televisive, oso dire per la lottizzazione della televisione pubblica: la sinistra accusa il governo di voler prendere tutto, controllando tutta l'informazione televisiva. E' una polemica vecchia ed è legata alla lotta per la conquista dell'etere, delle televisioni in chiaro, le radio interessano da tempo di meno. I nostri politicanti sono poco consapevoli del fatto che l'Universo della politica non si possa dividere solo tra destra e sinistra, ma ci siano tantissime sfumature di idee, contaminazioni e varianti fantasiose. La lotta per il controllo della Rai, da parte dei partiti, dimostra ancora una volta, io dico per fortuna, che non si siano accorti dei cambiamenti in atto nel mondo: è Internet il dominatore e il principale strumento di informazione anche in Italia. Ci sono milioni di voci e di pareri contrastanti, curiose, pure buffe, ma differenti e democratiche. Ci sarà una commissione di vigilanza e di controllo su Internet? Chiaramente spero di no, anche perché sarebbe la fine di molte libertà e delle possibilità dei singoli, coraggiosi e pronti a mettersi in mostra con le proprie opinioni. La lotta per una trasmissione in più, per un dibattito rivolto a destra o a sinistra, pare fondamentale per il futuro delle opposizioni e forse è vero: Idv e Radicali hanno già protestato e mostrato i denti. Veltroni teme il predominio della destra, anzi ha paura di una lunga stagione di governi di destra, così deve fornirsi di tutte le armi che riesce a trovare, tra cui un maggiore spazio in televisione per il suo PD. Invece sono certo che il futuro politico nazionale avrà altri colori e probabilmente ci sarà una nuova classe politica: il nuovo mondo dell'informazione, ben più dinamico di quello delle televisioni pubbliche e private, darà tanti problemi a tutti coloro che siedono comodamente sulle poltrone del potere. Metterà in crisi molte cariatidi della politica nazionale, sì, quei politici che credono ancora che Internet sia solo per ragazzini e perditempo.