mercoledì 20 febbraio 2008

Kosovo, Occidente, Russia, Cina e petrolio



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Pochi hanno voluto notare che il mondo è ancora diviso tra due blocchi, l'Occidente e l'Oriente: da una parte c'è l'Anato, dall'altro la Russia e la Cina.
I due grandi Paesi però non sono più comunisti anche se non sono proprio democratici: la Cina ha ancora i simboli del partito unico, ma è diventato una nazione dove il capitalismo selvaggio trionfa.
Il caro petrolio sta rendendo la Russia sempre più importante, possedendo le maggiori riserve di oro nero al mondo.
Ora il fronte anti occidentale passa dal Ciad al Sudan, dall'Afghanistan, all'Iran, dai conflitti nel Caucaso alla frattura nella diplomazia estera nella comunità europea.
E' proprio vero che la secessione del Kosovo non deve far paura?
Temo di no: in molti vorranno la loro indipendenza e dietro ci saranno molti interessi che spingeranno da una parte all'altra.
Di conflitti nel mondo non ce ne sono abbastanza e un nuovo Stato non potrà che favorire altri ..volenterosi.
Dimenticavo, ma il Kosovo è mussulmano in gran parte e ha l'appoggio dei Paesi arabi, ma la Cina e la Russia aiutano invece l'Iran e il Sudan: il conflitto quindi non è tra Islam e Occidente, ma tra interessi economici e petroliferi contro altri interessi contrapposti.
Arduino Rossi