mercoledì 20 febbraio 2008

Emigrazione e razzismo



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Voglio tornare al problema dell'emigrazione e dell'enorme difficoltà che la nostra società ha ad assorbire questi diversi gruppi etnici: provengono da diverse situazioni e nazioni, Cina, India, Bolivia, Ucraina, Marocco, Burundi,.....
I lavori che svolgono sono quelli che gli italiani non vogliono più fare?
Questa è un'affermazione....cretina, degna dei politici che l'hanno sputata: prima ci si lamenta del basso livello scolastico dei giovani italiani, poi li si vuole come manovali, mal pagata e anche in nero.
Qualcuno deve porre un po' di ordine nelle...priorità mentali dei politicanti e dei sindacalisti.
Gli italiani li vogliamo laureati o dei zappa terra?
Invece la maggioranza di questi nuovi disperati svolgono lavori precari, in condizioni di sicurezza bassa, talvolta in ambienti con sostanze tossiche.
Sono pure stagionali, assunti e licenziati a più riprese, ma non sono specializzati.
Pochi di costoro riescono a conquistare spazi in campi ristretti ed esclusivi, come le libere professioni: qualcuno si trasforma in imprenditore, ma spesso è un......caporale dei propri connazionali.
Le etnie che sono entrate sono in lotta o in guerra da secoli, in certi casi: arabi contro africani neri, indiani contro pakistani,
Altri gruppi difficilmente potranno avere dei buoni rapporti e ci possiamo attendere anni di scontri e di guerre....tribali.
Il problema dell'inserimento è affrontato in due modi: una chiusura razzista insensata e un buonismo scemo e facilone.
Si va dal "mandiamoli a casa tutti" al "accettiamo tutti e vogliamoci bene".
Invece dovrebbe esserci una politica accorta, legata all'accoglienza, all'imposizione i regole e leggi, da far rispettare a tutti i costi, specialmente per il rispetto dei bambini e delle donne.
Bisogna ricordarci che questa manodopera è arrivata in Italia perché le nostre imprese si sono ingolosite: bassi salari e poche pretese era per loro il massimo.
Non è stata la nostra filantropia a farli giungere da noi: siamo in piena fase di...sfruttamento di poveracci, trattati come schiavi da padroncini senza scrupoli, spesso.
Arduino Rossi