mercoledì 20 febbraio 2008

Che strana campagna elettorale!



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Per la prima volta nella storia della democrazia italiana non ci sono chiari fronti contrapposti: comunisti contro democristiani, cattolici contro laici, destra contro sinistra.
Per la prima vola abbiamo una destra, un centro destra e un centro sparpagliato, un centro sinistra di nome PD, ma pure un'estrema sinistra..... multicolorata, ma non troppo.
Gli italiani avranno l'imbarazzo della scelta e potranno scegliere, ma cosa esattamente non si sa: si era abituati a votare contro qualcuno.
Si doveva impedire il salire al potere, con una certa trepidazione, i comunisti, i fascisti, Silvio Berlusconi, i ladri, quelli che avrebbero messo tante tasse, quelli che avrebbero espropriato tutto, quelli che avrebbero tolta la libertà di parola, di fede, ci avrebbero riportato nel Medioevo, fuori dall'Europa, ci avrebbero trasformato in una repubblica delle banane.
Quante sciocchezze: quante paure, per il resto tutto è rimasto come prima: il vero dramma nazionale sta nel non mutare, nonostante i governi continuino a susseguirsi, a cambiare primo ministro, a parlare di riforme.
Alla fine forse l'Italia è sempre stata una repubblica delle banane: con tante sciocchezze e uomini politici degni di uno show televisivo, nella parte dei comici.
Beppe Gillo accusa ...la casta dei politici, mentre Pierpaolo Pasolini invece affermava che in Italia c'è un popolo analfabeta e una borghesia ignorante.
Certamente c'è del vero, ma tutto questo non spiega la mancanza di rinnovamento negli apparati pubblici: siamo certamente un popolo....pigro, incapace di modificare situazioni di degrado sociale e culturale: restiamo nella sporcizia, fisica e morale, pur di cambiare qualcosa.
C'è poi un esercito di avvocatini allo sbaraglio, sempre pronti a combattere battaglie legali per ogni scemenza, futilità per quattro soldi spesso: i tribunali, specialmente quelli civili, sono colmi d cause ...perse, tranne che per gli avvocati.
Il nuovo governo non cambierà molto: temo che saranno necessarie generazioni e molti lacrime prima di vedere un'Italia rinnovata ed efficiente.
Arduino Rossi