venerdì 8 febbraio 2008

Incidenti sul lavoro



La vita e la salute di chi lavora dovrebbero stare al primo posto di un programma di governo: gli emendamenti dovrebbero essere imposti con determinazione.
Invece c'è una strana logica ...interessata che ostacola gli interventi decisi, nonostante le polemiche e i discorsi pomposi e di circostanza, contro queste forme di sfruttamenti ripugnante, che tende a risparmiare qualche Euro sulla pelle di chi deve portare a casa uno stipendio per vivere: si teme di far perdere il posto di lavoro a molti poveracci con un lavoro incerto, instabile, che potrebbe svanire per poco o nulla.
La mia delusione però non si ferma davanti alla politica e va proprio contro gli imprenditori, che pagano non poco, con una sovra tassa sulla sicurezza, dovuta all'INAIL, "Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro."
Proprio loro dovrebbero capire che tutte queste morti costano moltissimo, quando non intendono altra lingua che quella economica: non conviene lasciare la situazione così come è.
Punire chi non sa far rispettare le regole anti infortunistiche, neppure quelle elementari, nelle proprie Ditte non è contrario alle leggi della buona economia, anzi aiuta il sistema Paese a crescere.
Non rimane che invitare il nuovo governo, qualunque esso sia, a mettere tra le prime attività da svolgere quello della sicurezza: non è una questione di politiche di destra o di sinistra, ma fa parte di una cultura nuova, oso dire di una crescita di civiltà.
Arduino Rossi