venerdì 8 febbraio 2008

Veltroni e il PD



La scelta del nome Partito Democratico ricorda molto l'omonimo partito statunitense di oltreoceano, ma con grandi differenze: in questo caso non si eleggono presidenti, ma solo leader di vita breve, come Prodi nell'ultima legislatura.
Intanto si propone ancora a Rutelli il ....titolo di sindaco di Roma: pare che Roma, come altre grandi città, sia una specie di rifugio per politici in declino a livello nazionale o a riposo.
A Veltroni questa tregua politica è servita molto e lo ha ricaricato.
Ora ha trovato l'appoggio giusto e che appoggio!
La Fiat è sempre una grande industria nazionale e mai gli Agnelli avevano espresso così apertamente la loro simpatia politica in questo modo esplicito, in cento anni e più che esiste la grande industria automobilistica: dietro Montezemolo c'è tutta la stirpe di questi imprenditori sicuramente, essendo stato Lui il salvatore dell'industria di famiglia.
Montezemolo si è schierato a sinistra, ma certamente non ama la "cosa rossa".
Sarà stato lui ad aver suggerito a Walter di non allearsi con gli ex comunisti irriducibili?
Comunque andare alle urne da soli non è un suicidio politico, come si crede: è una scelta strategica, che dovrebbe aprire a future alleanze con il centro, del centro destra.
Ci sono ancora manovre per costituire un governo di centro e basta?
Probabilmente sì, ma è proprio il futuro trionfatore delle elezioni, Silvio Berlusconi, che non si farà strappare la vittoria elettorale, oltretutto pare ormai certa, o quasi.
Gli ostacoli dopo le elezioni saranno parecchi.
Arduino Rossi