venerdì 1 febbraio 2008

Donne sempre più maltrattate e violentate

Il violento è sempre un debole, un fallito, uno profondamente insoddisfatto, ma con quel atteggiamento da ......duro, solo con le donne, mentre è coniglio con chi alza la voce con lui, tranne quando beve, o usa altro.
Sì, d'accordo: questi sono discorsi ovvi, quasi consuetudinari, ma è giusto ripeterli.
Invece ciò che sorprende è l'impunità e lo scarso interesse verso questi fatti: si riempiono la cronaca nera con notizie, che attirano la curiosità delle persone, ma poi i colpevoli subiscono di più dai loro compagni di cella, che li vedono degli infami, che dalla Giustizia.
E' doveroso, è quasi un ficcare con forza il dito nella piaga, chiedere giusti interventi ai politici, pretendendo leggi più severe.
Servono veramente norme più dure?
Tutto si infrange davanti alle carceri piene e alla necessità di non creare condizioni igieniche insostenibili, con epidemie, con morti per l'ambiente malsano.
Tutto cozza contro la cultura che ritiene: ".... i panni sporchi si lavano in famiglia." Questi sono considerati casi particolari: la donna doveva andarsene da quella casa, non doveva passare in quella zona alla tale ora, non doveva accettare passaggi da estranei.
Ci si scorda invece che la violenza contro "l'altra metà del cielo" è legata a una mentalità che tende a disprezzare la persona, in quanto tale: è lecito per troppi imporre e usare arroganza contro chi non è un individuo, ma è considerato solo una proprietà.
Altri invece sostengono che i nostri politici sono della stessa stoffa dei bruti e non vogliono difendere le donne, perché pure loro hanno la coscienza sporca: è un'affermazione esagerata.
Si parla di educazione e si vuole incaricare la scuola, che ha già troppe difficoltà: a stento riesce a contenere bullismo e teppismo.
Un fatto è certo: chi non ha la capacità di parlare e spiegarsi, chi non sa dialogare in nessun modo, prende la scorciatoia della violenza per arrivare dove vuole o imporsi.
Arduino Rossi