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giovedì 17 aprile 2008

La Democrazia Cristiana di Pizza



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C'è un bel palleggio di accuse e risposte: qualcuno dice che Berlusconi si sta innervosendo e teme di perdere le elezioni, mentre dall'altra parte si parla di mezzi squallidi per strappare qualche manciata di voti.
Il ministro Amato viene continuamente chiamato in causa, lo fu pure per la questione della DC di Pizza: in quel caso fu laconico e dichiarò di attendere la sentenza della Corte di Cassazione, per quanto riguarda l'utilizzo o meno del simbolo storico democristiano, lo scudo crociato.
Un vincitore di queste elezioni c'è già: è il sentimento diffuso di sfiducia, è l'anti-politica che trionfa.
Se si escludono i soliti commenti dei pochi militanti, che si aggirano con volantini nelle vie, se non si considerano i partecipanti ai comizi, si deve dire che ormai in pochi si stanno interessando a queste elezioni: sono le elezioni politiche più distanti dal cuore degli italiani da quando esiste l'Italia unità.
Pure la certezza sulla serietà della consultazione è messa in dubbio, a torto o a ragione e questo fatto era uno dei pochi capo saldi dell'Italia: le elezioni erano sempre seguite da decine di migliaia di scrutatori, da migliaia di rappresentanti di lista, che controllavano sino all'ultimo segnetto, su ogni scheda dubbia.
Pure oggi questo avviene, ma è tutto avvolto da sospetti e dubbi: gli avversari non sono visti come onesti.
Un tempo le discussioni erano tante, ma alla fine la volontà della gente era sempre rispettata: c'erano i vincitori e gli sconfitti, che però proseguivano con decisione a fare opposizione, denunciando abusi e contraddizioni di chi governava.
Arduino Rossi

Giuliano Ferrara e la libertà di parola



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Durante la campagna elettorale c'è stato il fattaccio della contestazione di Giuliano Ferrara a Bologna, da parte dei Collettivi e dei centri sociali: hanno impedito al giornalista ex comunista di parlare.
Ripescare Voltaire è troppo facile, riproponendo la sua famosa frase: "Non approvo ciò che dici, ma lotterò fino alla morte per difendere il tuo diritto di dirlo."
Mi sento un po' ovvio, ma voglio vedere chi, oggi, può contestare questa frase, che sta alla base di tutte le autentiche democrazie.
Inoltre questi contestatori trasformano un personaggio un po' "complesso" in un martire: le vittime delle prepotenze sono sempre da difendere e ispirano pure simpatia.
Ora i nostri ragazzini ribelli potevano mantenere un po' di contegno, sapendo che non si reagisce mai alle provocazioni, altrimenti si fa il gioco del nemico, come insegnavano gli allievi di Mao Tse-Tung, anni fa.
Il sindaco di Bologna ha giustamente condannato le violenze, peccato che qualcuno invece ha sorriso: per anni ho visto, sentito di tutto ed assecondare ancora queste scenate è criminale per me.
Quanti sassi sono stati lanciati e quante parolacce si sono trasformate in istigazione a delinquere per ragazzi e ragazzini un po' esagitati: se uno ha un po' di memoria storica si può rammentare di tragici errori di decenni fa, magari per esperienza diretta.
Speriamo che Giuliano Ferrara non abbia altri aiuti dai soliti ragazzoni che hanno sentito pochi no dalle mammine permissive: una pubblicità elettorale, per di più gratuita come questa, non tutti se la possono "meritare".

Arduino Rossi

lunedì 17 marzo 2008

Zapatero e l'Italia



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La Spagna di Zapatero pare lontanissima: siamo proprio italiani, moderati e mediatori nati.Solo Bertinotti si sente allievo del leader spagnolo, scordandosi che la politica economica di Zapatero è attenta agli interessi della finanza pubblica e privata, dote non congeniale al nostro segretario di Rifondazione Comunista.C'è stato pure una breve lite tra Veltroni e Bertinotti a riguardo di chi è il nostro Caudillo italico, della sinistra ovviamente: è un peccato, questo metterà in imbarazzo i cattolici del PD, forse posti in un angolo.La vittoria socialista in Spagna aizzerà l'orgogliosa speranza di costruire una grande sinistra, con politica di sinistra, da parte di Bertinotti.Questo è un vero sogno utopico: difficilmente, in queste e nelle elezioni future, la sinistra arcobaleno supererà il 10% dei voti, che costituisce il suo bacino naturale di elettori.Il centro, quello della Rosa Bianca e dell'UDC, ormai alleati, attendono, come una bella donna, chi saprà far meglio la corte, prima e dopo il voto.Se nessuno dei due partiti maggiori riuscirà a conquistare la maggioranza al Senato, fatto complesso e dolente per tutte le coalizioni con questa legge elettorale, saranno i centristi a stabilire e a stabilizzare il governo dell'avvenire.Così i sogni nostalgici di destra e di sinistra dovranno tornare nell'oblio: pure una maggioranza in contrasto e in lotta contro i cattolici resterà lontana da ogni più pessimistica o ottimistica speranza, dipende dal punto di vista.
Arduino Rossi

lunedì 10 marzo 2008

Il Decreto sulla sicurezza dei lavoratori



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Che un governo deceduto voglia proporre un Decreto, fuori tempo massimo, a difesa dei lavoratori è una buona cosa: peccato che la strategia di rendere le ammende più salate, poi non serve molto, se ci sono mille cavilli per non pagare.
Gli ispettori sono pochi e per di più sono mandati allo sbaraglio, contro imprese potenti e con legami politici importanti.
Questa del governo di centro sinistra pare uno di quei provvedimenti dell'ultima ora, per attirare l'attenzione degli elettori distratti.
Perché non si è presa un decisione, ben studiata e funzionante, prima, quando c'era tutto il tempo per farlo?
Probabilmente perché parte degli industriali italiani erano contro e questo fatto non è proprio un buon segno: gli incidenti sul lavoro costano tanto a tutto il sistema Italia e ridurre il numero è un buon affare per tutti.
E' il solito discorso cinico, ma visto che si contrasta il diritto alla vita e alla salute dei lavoratori con argomentazioni economici, o presunti tali, è giusto rispondere che per pagare gli invalidi, le vedove e gli orfani si devono sottrarre risorse alle imprese.
La cultura che se ne infischia dei pericoli, delle sostanze inquinanti, da gettare nel campo accanto, dei fumi e della vita di chi lavora costa molto, anche agli industriali: è fin troppo facile dimostrare che i Paesi più sviluppati cercano di ridurre il rischio sui lavoratori proprio con norme severe.
Lo fanno soprattutto perché conviene e migliora l'efficienza generale, permettendo alle singole industrie di competere meglio, specialmente all'estero.
Arduino Rossi

sabato 8 marzo 2008

La campagna elettorale si risveglia



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Finalmente nella campagna elettorale c'è un po' di maretta, se non proprio una tempesta, o un ciclone.
A dire il vero su tutto sino ad oggi c'è stata tanta bonaccia: il mare della politica è stato placido, morbido e tranquillo.
Solo la presa di posizione di "Famiglia Cristiana", contro il pasticcio tra radicali e cattolici nel PD, ha creato un po' di battibecchi: sono tornati i laici che pretendono il loro posto al sole e la cultura della laicità nello Stato, intoccabile giustamente.
Chi la vuole toccare?
La guerra tra Guelfi e Ghibellini è già finita da tempo: non ci sono più vescovi conti, ma solo vescovi che ogni tanto parlano e fanno urlare all'ingerenza qualche onorevole, in cerca di uno spunto per tornare ai vecchi bisticci, quelli tra Peppone e Don Camillo.
Temo proprio che pure queste...ingerenze non faranno troppo rumore, ormai più nessuno vuole gli scontri frontali degli anni Settanta, anche perché non ci sono più le ideologie e le.....speranze di cambiamento di allora.
A dire il vero di speranze non se ne vedono proprio in giro: gli entusiasmi sono pochi e nei Bar, ai mercati, ai distributori automatici di caffè negli uffici si parla poco di politica e gli animi sono incredibilmente mogi.
Qualcuno urla ancora, ma per imprecare contro gli avversari che avevano fatto cose peggiori di quelle dei loro prediletti: nessuno si alza per dire che i nostri hanno .....ottenuto buoni risultati.
Ci si vanta di qualche tassa in meno, qualche lavoratore, ma precario in più, qualche punto di percentuale sull'enorme debito pubblico in meno e nient'altro.
Che delusione! Che tristezza!
Arduino Rossi

sabato 1 marzo 2008

Le provocazioni di Grillo sono pericoloso?



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Probabilmente non lo sono: le sue sono sempre battute da comico, ma considerate troppo seriamente.
Lo scopo dei comici è quello di far ridere, non quello di organizzare le rivoluzioni: alla peggio o alla meglio servono a denunciare certe contraddizioni o mal costume, niente di più.
Mi dispiace, ma Grillo non salverà l'Italia: forse neppure lui crede di essere il nuovo uomo della provvidenza.
Probabilmente allontanerà dal voto centinaia di migliaia di elettori, nient'altro.
Invece la campagna elettorale prosegue stancamente, con la conclusione dell'affare siciliano, terminato a favore di Silvio Berlusconi, con Veltroni che parla di pace tra estremismi e lancia Rutelli alla ...corsa per il Campidoglio.
Giuliano Ferrara bacia l'anello papale e diventa......devoto, anzi il primo degli anti abortisti: qualcuno sospetta uno stratagemma politico, per rubare qualche voto alla nuova formazione di centro, ma forse è solo un cattivo pensiero.
E' lecito pensar male?
Il matrimonio tra radicali e PD si è concluso bene, mentre i socialisti di Boselli proseguono nella loro eroica difesa dello Stato laico, solo laico, a tutti i costi laico, costi quel che costi.
Prima di addormentarci davanti a questa fiacca campagna elettorale, senza ideali, né passioni, neppure paure e speranze di cambiamenti, ci si augura almeno che si assista a qualche lite vera sul quesito:"Che cosa fare?"
Arduino Rossi

L'indipendenza del Kosovo non era da fare



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L'indipendenza del Kosovo ha peggiorato il rapporto con la Russia e il sentimento anti Occidentale è cresciuto in modo pesante: tutto questo non deve far dimenticare l'incompetenza dei nostri diplomatici europei.
Si deve far notare la scelta di riconoscere il Kosovo come Stato sovrano in un momento particolarmente grave per il costo del petrolio: se la Russia di Putin decidesse una ritorsione in questo settore farebbe lievitare i prezzi del carburante a livelli stratosferici.
Avremmo una crisi economica micidiale, che ci metterebbe in ginocchio: probabilmente la Russia non ha interesse a fare una scelta di questo tipo, ma questa tensione non fa bene alla nostra economia, ormai al limite della recessione.
Qualche genio ...di famiglia poteva essere un po' più ....diplomatico.
Forse voleva regalare al futuro governo una situazione ingovernabile e disastrosa dal punto di vista economico?
La rabbia nazionalista filo ortodossa e filo slava non è da sotto valutare: per questo basterebbe studiare un po' la storia.
Divertente, oso dire, tragicamente divertente, sono i commenti dei nostri giornalisti, in particolare quelli della RAI, ma non solo: sono sempre con il governo in carica, sino alla fine.
Ci potrebbero evitare certi commenti di parte, senza neppure una valutazione ....critica della situazione, ma solo con disprezzo e ironia verso i ...nemici: sembra propaganda da guerra fredda e ce la potrebbero evitare.
Arduino Rossi

Politici, parlate di cose pratiche!



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La Rosa Bianca si è alleata all'UDC, mentre Udeur resta solo: il centro è nato e ora si deve vedere quanto sarà grande, se sarà una nuova Democrazia Cristiana, certamente un po' più ridotta di quella storica.
Le proteste di Beppe Grillo hanno portato alla scelta di escludere dalle liste, di entrambi i maggiori partiti, PD e PdL, i condannati per gravi reati, tra cui quelli inquisiti.
Ci saranno le solite esclusioni, ma ....non sarà questo a mutare e a ripulire la classe politica: ci vuole altro e molto di più per rinnovare veramente il Paese.
La partita è ancora aperta: temo che dopo le elezioni sarà necessarie allargare le coalizioni ai piccoli partiti, che saranno penalizzati dal sistema maggioritario: forse sarà proprio il centro a decidere con chi stare e a pendere a destra o a manca.
Pure la politica estera pesa tra mugugni e la Serbia brucia: pare una faccenda lontana, ma prima o poi certe scelte politiche, presentate come necessarie, le dovremo pagare, con un aumento dei conflitti internazionali.
Il petrolio è sempre caro, anzi carissimo, è lo stesso Montezemolo che preannuncia la stagnazione nel 2008, con la crescita del PIL dello 0,3, per colpa del caro carburante.
Che miseria!
Peggio di così non si poteva fare e questo renderà difficili le condizioni di vita di molte persone, ma nel dibattito politico non si sentono voci che propongano ......ricette coraggiose per far ripartire il Paese.
Si dovrebbe tagliare la spesa pubblica e liberare risorse.
Cosa si deve rinunciare?
Alle pensioni? Alla sanità? Alla scuola? Agli stipendi degli impiegati pubblici?
Una soluzione semplice e immediata sta nel ridurre, alla metà, i politici nazionali, concentrare le amministrazioni locali, togliendo le province, informatizzando gli uffici pubblici, usando il telelavoro.
Arduino Rossi

La buffa campagna elettorale



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La campagna per ora è tutta basata nella ricerca, solita, di consolidare le posizioni acquisite, con accordi di potere: è tutta da capire la strategia di Veltroni, che pare fare un po' di pulizia nelle sue file, cercando uomini e si spera, idee nuove.
Invece Borghezio, approfittando della proclamazione dell'indipendenza del Kosovo, ha urlato dalla gioia per chiedere lo stesso destino della Padania, proprio a Strasburgo, con un ragionamento che tendeva a paragonare la Padania alla regione dei Balcani.
La politica è bella perché è varia, qualcuno direbbe perché è avariata: sembra che le elezioni siano già state fatte e ci si appresti a dividere le....poltrone, le regioni e i poteri locali, città e province, sino all'ultimo paesino, perso sulle montagne.
Scusate, ma siamo certi che noi contiamo qualcosa in questa spartizione?
Intendo noi cittadini votanti.
E' vero, di partiti ne abbiamo tanti, forse troppi e per tutti i gusti: dalla sinistra estrema alla destra nostalgica, con autonomisti e separatisti, che si apprestano a governare con nazionalisti e conservatori.
A sinistra abbiamo gli ultimi leninisti, mentre la Rosa Bianca ricorda un piccolo movimento anti nazista, durante la seconda guerra mondiale: era formato da eroi e cattolici che pagarono con la vita la loro opposizione a Hitler.
I nuovi ...resistenti contro chi si oppongono?
Scusate se rimango sempre perplesso, ma mi pare che sia tutto un gran mercanteggiare e ....trafficare.
I programmi dove sono?
Cosa dichiarano con chiarezza?
Quali sono le priorità?
Arduino Rossi

Lo scontro tra PD e PdL



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I due partiti maggiori il PD e il PdP saranno probabilmente i vincitori delle elezioni, escludendo improbabili colpi di scena: non nella tradizione elettorale italiana.
L'elettorato italiano è sempre affezionato ai gruppi politici storici, consolidati negli anni: si può dire che siamo tutti un po'...conservatori e restiamo fedeli alle scelte del passato.
Ora i due partiti maggiori sono la fusione di partiti già esistenti: il sistema maggioritario dovrebbe premiare chi avrà la maggioranza relativa. se non si raggiungerà il difficile e improbabile 51%.
Sarà proprio così anche questa volta?
Sinceramente il quadro politico è sempre più frammentato con tre partiti al centro: la Rosa Bianca, l'Udeur, l'UDC.
La sinistra arcobaleno ha una sua propaggine ribelle che non ha accettato la scomparsa della falce e del martello: andrà al voto da sola.
A destra c'è la destra di Storace e la Fiamma Tricolore, con altri formazioni minori.
Sì, siamo tornati ai tempi dei partitini, come all'epoca della Prima Repubblica, quando poi i partiti che contavano veramente erano due: il Partito Comunista Italiano e la Democrazia Cristiana.
Scusate, ma voi riuscite a capire qualcosa?
Io sinceramente sono perplesso.
Siamo alla frantumazione della casta politica?
Stanno marciando separati per unirsi alla fine?
Come funzionerà la vecchia legge elettorale tanto criticata?
Ci sarà stabilità o avremo il Senato ancora in bilico o addirittura con una maggioranza diversa di quella della Camera dei Deputati?
Mamma mia, che confusione!
Arduino Rossi

mercoledì 20 febbraio 2008

Emigrazione e razzismo



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Voglio tornare al problema dell'emigrazione e dell'enorme difficoltà che la nostra società ha ad assorbire questi diversi gruppi etnici: provengono da diverse situazioni e nazioni, Cina, India, Bolivia, Ucraina, Marocco, Burundi,.....
I lavori che svolgono sono quelli che gli italiani non vogliono più fare?
Questa è un'affermazione....cretina, degna dei politici che l'hanno sputata: prima ci si lamenta del basso livello scolastico dei giovani italiani, poi li si vuole come manovali, mal pagata e anche in nero.
Qualcuno deve porre un po' di ordine nelle...priorità mentali dei politicanti e dei sindacalisti.
Gli italiani li vogliamo laureati o dei zappa terra?
Invece la maggioranza di questi nuovi disperati svolgono lavori precari, in condizioni di sicurezza bassa, talvolta in ambienti con sostanze tossiche.
Sono pure stagionali, assunti e licenziati a più riprese, ma non sono specializzati.
Pochi di costoro riescono a conquistare spazi in campi ristretti ed esclusivi, come le libere professioni: qualcuno si trasforma in imprenditore, ma spesso è un......caporale dei propri connazionali.
Le etnie che sono entrate sono in lotta o in guerra da secoli, in certi casi: arabi contro africani neri, indiani contro pakistani,
Altri gruppi difficilmente potranno avere dei buoni rapporti e ci possiamo attendere anni di scontri e di guerre....tribali.
Il problema dell'inserimento è affrontato in due modi: una chiusura razzista insensata e un buonismo scemo e facilone.
Si va dal "mandiamoli a casa tutti" al "accettiamo tutti e vogliamoci bene".
Invece dovrebbe esserci una politica accorta, legata all'accoglienza, all'imposizione i regole e leggi, da far rispettare a tutti i costi, specialmente per il rispetto dei bambini e delle donne.
Bisogna ricordarci che questa manodopera è arrivata in Italia perché le nostre imprese si sono ingolosite: bassi salari e poche pretese era per loro il massimo.
Non è stata la nostra filantropia a farli giungere da noi: siamo in piena fase di...sfruttamento di poveracci, trattati come schiavi da padroncini senza scrupoli, spesso.
Arduino Rossi

Che strana campagna elettorale!



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Per la prima volta nella storia della democrazia italiana non ci sono chiari fronti contrapposti: comunisti contro democristiani, cattolici contro laici, destra contro sinistra.
Per la prima vola abbiamo una destra, un centro destra e un centro sparpagliato, un centro sinistra di nome PD, ma pure un'estrema sinistra..... multicolorata, ma non troppo.
Gli italiani avranno l'imbarazzo della scelta e potranno scegliere, ma cosa esattamente non si sa: si era abituati a votare contro qualcuno.
Si doveva impedire il salire al potere, con una certa trepidazione, i comunisti, i fascisti, Silvio Berlusconi, i ladri, quelli che avrebbero messo tante tasse, quelli che avrebbero espropriato tutto, quelli che avrebbero tolta la libertà di parola, di fede, ci avrebbero riportato nel Medioevo, fuori dall'Europa, ci avrebbero trasformato in una repubblica delle banane.
Quante sciocchezze: quante paure, per il resto tutto è rimasto come prima: il vero dramma nazionale sta nel non mutare, nonostante i governi continuino a susseguirsi, a cambiare primo ministro, a parlare di riforme.
Alla fine forse l'Italia è sempre stata una repubblica delle banane: con tante sciocchezze e uomini politici degni di uno show televisivo, nella parte dei comici.
Beppe Gillo accusa ...la casta dei politici, mentre Pierpaolo Pasolini invece affermava che in Italia c'è un popolo analfabeta e una borghesia ignorante.
Certamente c'è del vero, ma tutto questo non spiega la mancanza di rinnovamento negli apparati pubblici: siamo certamente un popolo....pigro, incapace di modificare situazioni di degrado sociale e culturale: restiamo nella sporcizia, fisica e morale, pur di cambiare qualcosa.
C'è poi un esercito di avvocatini allo sbaraglio, sempre pronti a combattere battaglie legali per ogni scemenza, futilità per quattro soldi spesso: i tribunali, specialmente quelli civili, sono colmi d cause ...perse, tranne che per gli avvocati.
Il nuovo governo non cambierà molto: temo che saranno necessarie generazioni e molti lacrime prima di vedere un'Italia rinnovata ed efficiente.
Arduino Rossi

La Chiesa non entra in politica



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In tanti vorrebbero che la Chiesa entrasse in campo e si schierasse a favore di questo o di quel partito.
L'occasione buona era stata data da questo parere, quasi personale, una valutazione da sempre presente da parte degli uomini della Chiesa sulle scene erotiche nei film.
Purtroppo per coloro che vorrebbero tornare ai climi elettorali del passato, la situazione è molto diversa: gli schieramenti sono misti e non c'è più un fronte cattolico unito.
E' strano notare, quando non ci sono più progetti politici chiari, analisi razionali della realtà sociale, idee e programmi comuni su cui discutere e mettersi d'accordo, si cerca un nemico da combattere.
Nessuno vuole censurare film in Italia, la morale cattolica e cristiana in genere ha altri scopi principali: l'onestà e la lealtà tra le persone, il rispetto dei più deboli e dei più poveri.
Su questi argomenti bisogna cozzare e ....litigare: purtroppo certa stampa nazionale cerca di ....semplificare tutto.
Come sono visti i preti da una parte dell'opinione pubblica?
Sono immaginati dei bacchettoni sempre pronti a.....mandare all'inferno i peccatori: peccato, è un vero peccato perché oltre ai singoli sacerdoti c'è un mondo artistico, culturale molto interessante, nato attorno e dentro al cristianesimo italiano.
Arduino Rossi

venerdì 15 febbraio 2008

I caos prima delle elezioni


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Veltroni prosegue nel suo scontro, da solo, contro le prevaricanti forze della CdL, ma spera, facilmente, che le liti prevalgano pure nella destra.
Infatti c'è il caso del nuovo raggruppamento creato da Giuliano Ferrara, che ha come programma la moratoria sull'aborto: questa iniziativa non è piaciuta a Berlusconi, che teme di inimicarsi la componente laica del suo partito.polit
Sì, il quadro è veramente.....confuso: gli italiani sono usciti ....scioccati dall'ultima crisi di governo e dalla caduta del governo Prodi, con la spaccatura della sinistra in due tronconi, con un centro recalcitrante e una destra, alla destra della CdL, che alza la testa.
Il tutto è condito dall'incertezze economiche e pure di calcolo del debito pubblico reale.
Per più di 10 anni la sinistra si era unita contro la destra, per impedire la salita al potere dell'Impero del Male, come se fosse non una battaglia politica, ma uno scontro in "Guerre Stellari",
Invece a destra si utilizzava ancora un linguaggio da guerra fredda, per ostacolare la conquista del potere dei...comunisti, che poi si sono dimostrati, nella politica economica, più liberisti di molti statalisti di entrambi gli schieramenti: era un liberismo di comodo e ingoiato contro voglia, ma c'era.
L'Italia non è Cuba, né uno Stato del Sud America degli anni Sessanta: in realtà ci troviamo in Europa, al Sud di questo continente, con molti problemi e contraddizioni.
Arduino Rossi

venerdì 8 febbraio 2008

La caduta del governo Prodi



Da qualche tempo era in corso una battaglia politica, pre elettorale: il PD si è messo da solo...contro tutti, sperando di diventare la forza che coagulerà tutto il centro sinistra, compreso la sinistra estrema.
Proprio a sinistra Bertinotti si è posto come il leader della cosa rossa, che raccoglierà pure i verdi: si contraporrà a Veltroni, riproponendosi come alternativo al potere dominante, con valori ...progressisti, marxisti e leninisti, con quel arcipelago di idee e ideologie, che si trovano ancora tra i.......sognatori italiani.
Mentre c'è chi fantastica ancora la rivoluzione, o quanto meno l'alternativa sociale, a destra Silvio Berlusconi si prepara a tornare al potere, come trionfatore, come dominatore indiscusso della politica italiana.
La sua coalizione ha al suo interno molte differenze, soprattutto tra il centro e la destra, con la Lega sempre pronta a trattare una difficile, se non improbabile, autonomia reale delle regioni del Nord da Roma.
I pericoli però che attendono Berlusconi sono tanti: siamo al limite della recesione, con grandi difficoltà per tutti i ceti, ma soprattutto per le famiglie monoreddito.
La delinquenza è sempre più aggressiva: la gente è spaventatissima, nonostane le riassicurazioni ufficiali.
Tutto questo non è facile da risolvere ed è proprio una patata bollente, che potrebbe far ....male.
inoltre ci sono già dei problemi per l'inserimento dell'Udeur di Mastella nella coalizione: non credo che serva per dare certezze alla vittoria della "Casa delle Libertà", ma per poter avere più voti e più spazi politici con cui agire.
Si potranno usare i voti della destra della coalizioni per certe leggi e quelli del centro per altre, senza rischiare di cadere per una manciata di senatori contrari e recalcitranti.
Arduino Rossi

La grande coalizione di centro



Fausto Bertinotti entra nel dibattito a ....voce alta: "Io penso che Montezemolo lavorerà per la grossa coalizione."
Pure lui dice, o riforme o elezioni, convinto che i giochi politici siano già stati coordinati dal Presidente della Confindustria: lo presenta come l'eminenza grigia della politica nazionale, colui che sta dietro alla quinte, ma stabilisce, decide e manovra.
Di quale grande coalizione parla Bertinotti?
Forse di un ipotetico ed improbabile grande centro formato dal PD, dal centro ex democristiano, con parti della destra moderata, che dovrebbero estromettere le ali estreme, appunto la cosa rossa e la destra di Storace, allontanando dal potere la Lega Nord, vista come impresentabile, secondo certi schemi politici nazionali.
Che da tempo si spingeva verso un centro moderato al potere lo si notava da diversi movimenti di "truppe": ci sono stati contatti tra i due schieramenti, con strani dialoghi tra destra e manca.
Non è mancato qualche complimento ....troppo cortese tra avversari.
La riforma elettorale è la chiave di volta di queste potenziali alleanze, ma pure l'ostilità antica, tra opposti schieramenti, non è da sottovalutare: non ci si può certamente presentare agli elettori con alleati che sino a ieri erano i nemici, quelli da mandare a casa.
Questo fatto è già avvenuto nel passato, infatti il PD è formato da ex comunisti ed ex democristiani, con qualche centrista laico, liberale, socialdemocratico o altro.
Arduino Rossi

giovedì 27 dicembre 2007

I politici venduti



I mercenari sono combattenti che si mettono a servizio di chi li paga: non sono sempre delinquenti incalliti, che non hanno scrupoli, o almeno all'inizio non lo erano sempre.

Molti fanno il soldato, anche per un ideale, per la Patria, ma poi restano ...disoccupati e sanno fare solo quel mestiere, brutto, sporco e cattivo, dove si mette a rischio la vita, si uccide, per denaro.
Così questi professionisti si mettono a servizio della guerra e fanno un gioco sporco: conoscono la fedeltà solo al loro padrone.
Anche in politica ci sono dei mercenari?
Finite le ideologie, cadute le barriere culturali tra comunismo, fascismo, democrazia, ecco che in molti si sono trovati spiazzati, specialmente dopo la caduta del muro di Berlino.
Cosa avrebbero potuto fare tutti coloro che si erano arruolati nella politica per cambiare il mondo?
Proseguire la lotta, ma erano abituati ad avere sovvenzioni: erano politici pagati, con un partito alle spalle, che riceveva denaro pure dall'Est Europa, dall'Unione Sovietica.
Ora da chi sono sovvenzionati?
Dal miglior pagatore ovviamente e non si può escludere che i nemici diventino amici e gli amici nemici: è storia vecchia, basta rileggersi le vicende dei Capitani di Ventura.

Arduino Rossi