venerdì 5 settembre 2008

Il nobili sono ancora prepotenti



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Mi è capitato un fatto incredibile, o almeno che ha dell'incredibile per me: un tizio (non faccio nomi) mi ha detto che, per un insulto su un blog a un nobile, o meglio agli antenati di costui, ha fatto scatenare un putiferio.
Un tizio sosteneva, commentando un comunicato, che quelli, i nobili in questione, avevano fatto i soldi sulla pelle dei suoi avi, contadini.
Il “potente” signorotto ha presentato una denuncia alla polizia postale per difendere l'onore di famiglia.
Tutti noi sappiamo che la polizia postale ha tante cose da fare: non c'è casella postale che non sia invasa da e.mail di truffatori che organizzano imbrogli, c'è il terrorismo che naviga su Internet, ci sono i farabutti che si impossessano dei dati delle persone per rubare l'identità, per truffe o altro.'
Ci sono i pedofili e spesso le nostre segnalazioni finiscono nell'archivio della polizia, se non le nostre denunce, per il gran numero di misfatti che capitano tutti i santi giorni nella rete.
Ora pare che il nobile sia riuscito a ottenere notizie precise sul suo calunniatore, o presunte tale, ottenendo l'indirizzo informatico: si vede che ci sono persone che arrivano dove noi non possiamo neppure sperare di avvicinarci.
Le domande che mi pongo sono tante, ma una in particolare mi interessa.
Siamo tornati nel Medioevo?