lunedì 15 settembre 2008

Cosa sta capitando a questo povero Paese?



Abbiamo avuto la fine del governo e dell'era Prodi, il ritorno di Silvio Berlusconi, con la sconfitta della sinistra estrema: non era un periodo felice, ma al peggio non si riesce a porre il limite.
Le cose cadono sempre più in basso: dopo il suicidio politico della sinistra arcobaleno, che portava decenni di lotta dentro la sua storia (tradita dai suoi dirigenti attuali), ecco che la Confindustria impone leggi e logiche sempre più ....vecchie: non si può parlare di sicurezza sul lavoro.
Ci sono poi fatti che oso definire vergognosi: richieste di danni ai morti sul lavoro.
I sindacati dove sono?
Perché non organizzano scioperi settoriali e generali?
Perché non rispondono con decisione a questi attacchi......alla vita umana.
Già la Confindustria è un residuo di una forma di corporazione antica che, secondo i sacri principi del liberismo, non dovrebbe esistere, come altre forme di corporazione in tutti gli altri settori economici nazionali.
Questa logica, da vecchi padroni, avidi e senza lungimiranza, spinge il Paese fuori da una logica razionale: non è colpendo le vittime sul lavoro che l'Italia uscirà dalla crisi.
Si stanno punendo i più deboli socialmente e lo si fa da tempo.
Oggi però la cosa sta prendendo una forma demenziale e un certo tipo di stampa (oggi dico ci che penso) con pennivendoli di scarsa cultura, di scarsa intelligenza, con l'unica capacità di inchinarsi ai padroni del vapore, si fa passare l'assurdo come ovvio.
Non rendiamoci ridicoli, non è trasformandoci in un popolo servo e c....che faremo tornare l'economia attiva.
A proposito, mandiamo a casa tutti i politici servi, con i sindacalisti venduti: mandiamoli a lavorare.
Arduino Rossi