lunedì 15 settembre 2008

I 100 giorni di Berlusconi


Il governo Berlusconi non si ferma e prosegue con i suoi provvedimenti che definirei conservatori, di restaurazione, quasi sorprendenti.
Si vede che siamo proprio in un'altra epoca e si tenti di restaurare qualcosa del passato, imponendo situazioni antiche.
Io sono sempre un po' perplesso, non solo per il ritorno della disciplina dura, forse necessaria in una scuola allo sfascio in certe realtà periferiche, ma pure per questa politica, che getta nella spazzatura molte riforme del passato, senza salvare le buone intenzioni dei legislatori di allora.
E' vero che è difficile, per molti genitori, interpretare il giudizio scritto degli insegnanti: un chiaro e inequivocabile numero li renderà coscienti sulla resa reale del figlio a scuola, senza dubbi e incertezze, senza una brutta sorpresa finale.
La disciplina poi è da tempo sfuggita dalle mani degli educatori: atti di violenza, in certi casi pure criminale, avvengono fuori e dentro gli istituti scolastici.
Sarà il 5 in condotta a risolvere questi problemi?
I ragazzacci bocciati per i loro gesti e i loro comportamenti saranno espulsi prima dalla scuola: saranno gettati allo sbaraglio nel mondo esterno, molto più duro e crudele di quello scolastico.
Passeranno dalle aule al riformatorio?
In certi casi sarà così, ma sarà una sconfitta di chi vedeva e vede la scuola un luogo di educazione, di insegnamento, pure verso coloro che a scuola non vorrebbero andare, che la subiscono, che non ne capiscono l'importanza.
Più bravi alunni avremo e meno emarginati ci saranno nelle strade, meno delinquenti avremo nelle prigioni.
Temo che il 5 in condotta gli insegnanti lo applicassero di fatto da tempo.
I giudizi nei confronti degli alunni sono legati tantissimo alla loro esuberanza: più si agitano più disturbano la classe e i nervi dei professori, peggiori saranno i giudizi in pagella.
Arduino Rossi
Un tempo nessuno toccava i francescani, neppure i mussulmani, neppure i turchi, che li lasciarono a custodire il Santo Sepolcro a Gerusalemme.
I briganti li rispettavano perché ricevevano aiuti in caso di ferimenti: per i seguaci di San Francesco ogni uomo bisognoso deve essere soccorso.
I tempi sono mutati e la violenza non rispetta più nulla e nessuno: è spesso fine a se stessa, senza autentici vantaggi.
Colpire vecchi, donne, ragazzini è tipico di una criminalità di periferia, tanto stupida quanto feroce: questa spavalderia nasconde una grande codardia.
Il problema è sempre quello: spesso costoro sono già noti alle forze dell'ordine. Hanno gravi precedenti penali con pene in attesa di giudizio definitivo, con condanne pesanti già sentenziate e mai scontate.
Sono stati perdonati più volte, ma senza far nascere in loro tracce di pentimento.
Si vede che la tolleranza zero, così come la concepiamo noi italiani, non basta: questo fatto è pericoloso, se non si risolve il dramma delle carceri stracolme, con pene reali e alternative, tutto sarà vano.
Certi gesti violenti si ripeteranno: ci sono dei personaggi che non hanno ancora conosciuto la possanza della Giustizia, nonostante il loro curriculum criminale da “primi della classe”.
Arduino Rossi