lunedì 15 settembre 2008

Stupro alcool e violenze contro le donne


Tempo fa scrissi un articolo sul caso di stupro di una povera ragazza, fatta ubriacare, poi abusata con violenza e con cattiveria.
Il caso però era particolare: riguardava diversi “bravi ragazzi” di buone famiglie, studenti in gran parte, che si erano “divertiti” in questo modo.
Ero stato duro con quella forma di omertà e di protezione che stanno attorno a questi bravi giovanotti di buone speranze: hanno alle spalle mamme, papà, amici e conoscenti.
Avevo attaccato certi luoghi comuni, terribili e feroci che trasformavano la vittima in colpevole: era un discorso generico, che andava oltre il caso in questione.
Infatti parlavo di casi del passato, già giudicati con sentenza definitiva e non specificatamente di quello in questione: sarà necessario attendere una sentenza, che temo sarà ridotta, archiviata, perché gli imputati ebbero subito la solidarietà del gruppo di potere che li circonda.
Il mio pezzo giornalistico fu subito attaccato, io dico in cattiva fede, sostenendo che calunniavo senza avere una sentenza certa, fatto falso perché io mi ero limitato a fare il resoconto della cronaca nella prima parte dell'articolo e poi a commentare in modo generico certe giustificazioni che sono spesso dei Favoreggiamenti Morali o pure delle Istigazioni a Delinquere.
Ricevetti insulti, in troppi non sanno che l'insulto è un reato: solo il mio Direttore mi calmò, perché in quella occasione avrei preteso volentieri il risarcimento morale ed economico da quei signori, da spendere poi per le vittime degli stupri, donne e bambini.
Arduino Rossi