lunedì 15 settembre 2008

I senza tetto


Chi vive in queste condizioni è uno che non ha nulla, o quasi, da perdere: può essere spinto dal bisogno o dall'abuso dell'alcool, delle droghe a compiere crimini.
Non tutti costoro però sono alcolizzati, tossicodipendenti, criminali appena gettati fuori dalle prigioni per indulto, o perché sono troppo piene: molti sono dei miseri che non farebbero del male a una mosca, molti sono i malati mentali che non hanno trovato uno spazio nei centri psichiatrici per diversi motivi.
Altri sono dei poveracci, per esempio, che soffrono di depressione e non hanno alle spalle le famiglie: oggi è facile perdere il lavoro e poi pure la casa.
Sì, ce ne sono di tutti i tipi e con tanti problemi.
Ora è ovvio che un provvedimento di questo tipo, che si interessa dei poveracci, perché poveracci, non potrà riguardare solo Roma, ma certamente tutta Italia.
Ora è lecito dire.
Perché solo chi non ha casa è un potenziale criminale?
Solo loro si possano trasformare in stupratori?
I barboni, nel linguaggio del Nord Italia, oppure detti clochard, come si chiamano in Francia, uniti a tanti altri disperati che lavorano, italiani o stranieri, ma che non si possono permettere una casa, sono loro i più pericolosi per la nostra sicurezza?
Arduino Rossi