lunedì 14 gennaio 2008

La vergogna dei rifiuti in Campania



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Il dramma dei rifiuti in Campania è qualcosa di incredibile, assurdo, …allucinante, da Paese schiavo di ricatti e di malavitosi.
E’ inutile nascondersi dietro un atteggiamento semplice e facilone: la colpa non è solo della classe politica che governa la regione.
Esistono certamente responsabilità a livello locale, regionale e inoltre c’è una non cultura popolare dell’arrangiarsi, del …fare i furbi, che però in questo caso forse ha poco a che vedere con la situazione.
La sfiducia verso le istituzioni sta alla base di questa realtà incredibile: io voglio vedere la situazione capovolta rispetto a molte analisi e valutazioni, forse banali, zeppe di luoghi comuni.
E’ proprio lo Stato che è mancato?
Lo Stato senza i cittadini non può esistere e viceversa, ora la spazzatura nelle strade, bruttissimo biglietto da visita per tutta l’Italia, dovrebbe spingere a decisioni rapide e coraggiose contro chi specula, malavita in testa, contro la soluzione: è incredibile che la rassegnazione di un popolo arrivi a tanto, ma questo è dovuto a decenni di illegalità, di corruzione, che hanno segnato l’anima dei napoletani.
Pretendere la legalità senza rischiare la vita è un dovere e diritto di tutti i cittadini, ora in questa regione lo Stato è lontano, mentre i discorsi regionalisti di chi dice, noi siamo più i bravi, sono….inutili, dannosi, creano solo astio, rancore ed esasperano il campanilismo.
La legalità non deve essere imposta dall’alto, né si deve togliere responsabilità alle amministrazioni locali, ma si deve aiutare la regione Campania ad essere autonoma nella gestione dei suoi rifiuti con decisione coraggio, colpendo i colpevoli, i lestofanti, così aiutando la gente per bene.
Arduino Rossi