sabato 26 gennaio 2008

I ragazzi violenti vanno in Siberia



Support independent publishing: buy this book on Lulu.





LINK-UTILI

Un ragazzo di 16 anni è stato condannato a sei mesi di rieducazione in un centro apposito in Siberia, perché era considerato un violento.
Questo decisione fa parte di un nuovo sistema pedagogico che nella regione dell'Assia, in Germania, è in corso da tempo.
Riproporre una vita dura e primitiva a un ragazzo troppo aggressivo, un bullo, può forse funzionare se il bambinone era cresciuto in una famiglia troppo permissiva, che assecondava e giustificava i gesti del bamboccione.
La crescita della violenza giovanile però ha diverse cause: ci sono i ragazzi troppo viziati e protetti, ma pure gli emarginati, anche se di ceto medio, con famiglie inesistenti, o in crisi.
Questi giovani sbandati sono spesso lo specchio dei genitori confusi e senza meta, ma pure di un mondo senza scopi, ideali, sentimenti, valori: non è sempre colpa delle famiglie.
Il più forte è il vincente?
Allora i bei super vitaminizzati giovanotti applicano alla lettera le idee comuni: sono prepotenti e umiliano i ...perdenti.
Peccato che spesso se la prendono con gli andicappati o semplicemente i ragazzi soli e timidi o le ragazze, perché femmine deboli, secondo i loro schemi.
Per risolvere il problema bisogna mandarli tutti in Siberia?
Io temo che proprio l'ambiente duro formerebbe in questi delinquenti in erba la determinazione ad agire: molti di loro subirebbero la durezza, sfasciando la loro personalità, facendoli cadere in vizi classici come l'alcool e la droga.
Altri diventerebbero i nuovi duri della società illegale e legale.
Arduino Rossi