venerdì 18 gennaio 2008

La sicurezza nelle città

La sicurezza nelle piccole città, come nelle periferie delle metropoli, è sempre più precaria: esiste una piccola delinquenza, formata da emarginati, senza tetto, balordi e barboni che importunano, minacciano le persone.
Poi ci sono anche extra comunitari senza permesso di soggiorno che si sommano agli altri: questa folla di disperati, di senza futuro, minacciano i più deboli.
Anziani, donne e ragazzi hanno paura di uscire alla sera, o nelle strade isolate, in alcune vie diventate pericolose, diventate in pochi anni un concentrato di sporcizia e degrado sociale.
Cittadine un tempo tranquille e serene si sono trasformate in luoghi pericolosi, dove la vita è diventata difficile.
Questa criminalità spesso non compie veri reati: spaventa con atteggiamenti, con gesti e con parolacce, minacce.
Altre volte compie reati che non sono neppure denunciati, in altri casi sono solo azioni che non influenzano le statistiche: sono solo reati minori, che i giornalisti e i commentatori politici definiscono di nessun valore.
Questi reati non sono neppure da carcere spesso, ma la gente ha paura sempre più e non ne può più: questa situazione spinge verso soluzioni poco intelligenti, facendo di tutta l'erba un fascio.
Si rischia di spingere la politica, che non capisce il malessere della gente, a reazioni dure e pure ingiuste contro gli emarginati, di ogni tipo e genere.
Le risposte devono essere diverse, coraggiose, decise, ma non repressive, non solo repressive.
Arduino Rossi