sabato 12 gennaio 2008

La stampa in Italia è libera?

Siamo messi male, siamo al 35 esimo posto nel mondo.
Cosa manca in Italia?
C'è una concentrazione pubblica e privata della stampa: forse per questo motivo i giornali sono spesso indirizzati a favore o contro questo o quello.
Abbiamo delle vere campagne di stampa che ricordano i peggiori regimi totalitari.
Due culture hanno cattivi abitudini: la cattolica e la comunista.
La prima vede i cattivi come peccatori da ravvedere, mentre la seconda cerca un personaggio da esaltare e un malvagio da mostrare per i suoi difetti, un nemico del popolo.
Quanti nemici del popolo sono passati nella cultura italiana, prima erano demonizzati, poi esorcizzati con lo scherno.
Chiaramente tutto questo è possibile, perché l'Italia è ancora quella di Pierpaolo Pasolini, con un popolo analfabeta e una borghesia ignorante.
Questa semplicistica divisione del bene e del male, manichea, infantile, questo modo.........cretino di denigrare l'oppositore, così da annullare le sue idee, prosegue in modo rozzo.
Quello che stupisce è la tendenza di una parte della stampa ad aggredire il tale avversario o l'altro personaggio, simbolo del male: abbiamo avuto di tutto e di più: terroristi e gente che era stata posta accanto, nonostante loro, ai terroristi, uomini di destra e di sinistra.
Erano colpevoli o innocenti: si può dire che sia il potere mediatico a decidere chi sarà assolto e chi sarà condannato.
Abbiamo tanti processi farsa, ridicoli, che ci hanno messo sotto i riflettori internazionali, ma come in un regime, l'opinione pubblica interna non sapeva nulla delle critiche estere.
Arduino Rossi