venerdì 18 gennaio 2008

I nuovi laici e Papa Benedetto XVI



Support independent publishing: buy this book on Lulu.





LINK-UTILI


Bisogna tornare sulla brutta, molto brutta faccenda della rinuncia di Benedetto XVI, all'inagurazione dell'anno accademico all'Università "La Sapienza": le parole non sono mancate e i politici hanno come al solito parlato, anche a sproposito.
Ciò che mi ha sconvolto è invece il linguaggio che ho scoperto tra i giovani contestatori, appartenenti a quei gruppi di nuovi contestatori, ribelli imitatori di altri ...rivoluzionari finiti tutti, tranne i professionisti della rivoluzione, a fare le arti liberali: oggi sono sull'altra sponda, quella della conservazione.
Il gusto di utilizzare termini retorici, ridondanti, era una prerogativa di tutti i movimenti e i movimentisti italiani: ora qui si leggono espressioni ...antiquate.
Abbiamo il fumettista esperto: ".....lasciamo il Papa nel suo palazzo di marmo e oro, costruito sul sangue."
Ci sono gli slogan contro Veltroni, Mussi e il Papa, tutti assieme, come se fossero usciti dalla stessa ...scuola.
I nemici sono tutti coloro che dicono no?
Temo che in questa generazione la lettura sia quasi sconosciuta e certe discorsi, dalla dubbia logica, dalla razionalità inesistente, nascondono gravi limiti culturali: ripetono come dischi rotti le stesse frasi che sentivo già 40 anni fa, allora ero bambino e vedevo i sessantottini strillare frasi come quelle di oggi.
Pure io ho urlato, con i miei amici, slogan anti clericali e contro i politici di allora: era un obbligo, quasi un dovere, per la mia generazione.
Ora devo riascoltare giovani arrabbiati che sbraitano, che ripetono vecchie frasi: "Basta, basta con il clero......."
Per favore, cari ragazzi, avete ottenuto il vostro momento di gloria: ora tornate a studiare, se siete veramente studenti, se invece siete fuori corso da troppo tempo andate a lavorare, che il paparino è stanco di mantenervi, deve andare in pensione, poveretto.
Arduino Rossi