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martedì 16 settembre 2008

Guzzanti insulta il Papa


Paolo Guzzanti, deputato del Pdl e padre dell'attrice Sabina Guzzanti non ci sta.
La figliola non deve finire al rogo come Giordano Bruno e ha ragione: non siamo più nel Medioevo buio e fanatico.
Siamo in un epoca dove si può dire ciò che si vuole.
Se volessi ripetere le parole usate in piazza Navona contro il Papa, contro questo e quello non meriterei una bella denuncia?
Il “No Cav day” doveva essere una manifestazione alternativa, ma cosa scopro: la figlia di un esponente della maggioranza scende in campo contro il papà e contro i partiti.
Perché lo fa?
Basta ricordare come finì con il 68, quando i rampolli migliori della buona borghesia divennero ugualitari, maoisti, sovversivi contro i paparini, che però avevano pazienza.
Quando finì la confusione i bravi bambini tornarono a casa e presero il posto dei cari genitori: i figli degli industriali divennero industriali, i figli dei primari divennero medici e poi primari, i figli dei banchieri divennero banchieri.
I figli degli operai che fine fecero?
Si trovarono un posto sicuro nel sindacato o in posta e continuarono la lotta.
Che delusione! I figli del Terzo Millennio si mettono in un nuovo movimento e vogliono la rivoluzione contro i partiti corrotti.
Non c'è già stata una rivoluzione simile in Italia?
I comici devono diventare leader di nuovi movimenti libertari: questo è grave, anche perché molte cose che dicono sono vere, ma però non credo che tali signori abbiano interesse aiutare la realtà attuale.
Non credo neppure che i giovani ribelli in Piazza Navona vogliano, o hanno .....per mutare questo Paese ingessato che è l'Italia, zeppo di precari disperati e di raccomandati con il posto sicuro.
Insultare il Papa è un diritto?
Arduino Rossi

venerdì 18 gennaio 2008

I nuovi laici e Papa Benedetto XVI



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Bisogna tornare sulla brutta, molto brutta faccenda della rinuncia di Benedetto XVI, all'inagurazione dell'anno accademico all'Università "La Sapienza": le parole non sono mancate e i politici hanno come al solito parlato, anche a sproposito.
Ciò che mi ha sconvolto è invece il linguaggio che ho scoperto tra i giovani contestatori, appartenenti a quei gruppi di nuovi contestatori, ribelli imitatori di altri ...rivoluzionari finiti tutti, tranne i professionisti della rivoluzione, a fare le arti liberali: oggi sono sull'altra sponda, quella della conservazione.
Il gusto di utilizzare termini retorici, ridondanti, era una prerogativa di tutti i movimenti e i movimentisti italiani: ora qui si leggono espressioni ...antiquate.
Abbiamo il fumettista esperto: ".....lasciamo il Papa nel suo palazzo di marmo e oro, costruito sul sangue."
Ci sono gli slogan contro Veltroni, Mussi e il Papa, tutti assieme, come se fossero usciti dalla stessa ...scuola.
I nemici sono tutti coloro che dicono no?
Temo che in questa generazione la lettura sia quasi sconosciuta e certe discorsi, dalla dubbia logica, dalla razionalità inesistente, nascondono gravi limiti culturali: ripetono come dischi rotti le stesse frasi che sentivo già 40 anni fa, allora ero bambino e vedevo i sessantottini strillare frasi come quelle di oggi.
Pure io ho urlato, con i miei amici, slogan anti clericali e contro i politici di allora: era un obbligo, quasi un dovere, per la mia generazione.
Ora devo riascoltare giovani arrabbiati che sbraitano, che ripetono vecchie frasi: "Basta, basta con il clero......."
Per favore, cari ragazzi, avete ottenuto il vostro momento di gloria: ora tornate a studiare, se siete veramente studenti, se invece siete fuori corso da troppo tempo andate a lavorare, che il paparino è stanco di mantenervi, deve andare in pensione, poveretto.
Arduino Rossi

La vergogna della .....Sapienza

Benedetto XVI non andrà all'Università La Sapienza di Roma: qualche ragazzo e contestatore anacronista canta vittoria, ma non sa che ogni limite alla libertà, imposta a un pontefice, a un musulmano, a un ebreo, a un ateo comprime la libertà di tutti.
Gli entusiasti che cantano vittoria non sanno che questo è un precedente pericoloso: quando si impedisce la libertà di parola, si contrasta la libertà di tutti.
Temo proprio che questo fatto, brutto e di cui vergognarsi, ci mette a livello dei Paesi meno sviluppati.
All'estero siamo già il Paese della spazzatura nelle strade, oggi diventiamo pure la nazione che impedisce a un vecchio pontefice di parlare.
Il precedente però può giustificare altre scelte pericoloso ed opposte.
Chi impedirà ad altri di censurare altri ancora?
Con lo stesso principio, dello schiamazzo e della forza, si potrebbe censurare e punire proprio coloro che hanno lanciato questo sasso: potrebbero provocare reazioni, che poi genereranno altre reazioni.
Alla fine proprio la loro libertà di parola potrebbe essere limitata per colpa loro: hanno iniziato un nuovo periodo di schiamazzi e confusione, allora vincerà chi urlerà più forte, chi avrà i mezzi per imporre le proprie idee.
Difendere le idee di tutti è un obbligo: è lecito criticare, ma impedire la parola è un crimine, che può dare forza a tutte quelle forze anti democratiche presenti nel nostro Paese, di destra come di sinistra.
Sarebbe un comportamento intelligenti da parte di tutti gli uomini politici italiani criticare il comportamento di questi giovanotti e i loro...mandanti.
Non dico che lo devono fare per il Papa, ma per se stessi e il loro futuro di uomini liberi.
Arduino Rossi

Chi ha paura del Papa cattivo?

Alla Sapienza di Roma un gruppo di professori e con un seguito di studenti di sinistra e....democratici, hanno protestato con una lettera per ...impedire la prossima visita di Benedetto XVI presso l'Università romana.
E' un'iniziativa laica e democratica?
I cervelloni in questione si sono giustificati con la scusa dell'interferenza papale nella laica Università statale, scordandosi che il Pontefice non si presenterà come Papa Re, ma come ospite, come capo di Stato e religioso, portando avanti i suoi argomenti.
I nostri laici, anzi anticlericali come si definiscono, non sanno cosa rispondere?
Bisogna ricordare che il Papa è un uomo colto, con una preparazione vasta ed articolata, oltre che un uomo certamente intelligente.
Le critiche contro il Papa si sono limitate a battute ironiche, a iniziative goliardiche, come la porchetta anticlericale: ragazzi, attenti al colesterolo!
E' un vero peccato: il nostro Paese ha già parecchi limiti, culturali e sociali.
Ha pure una presenza fortemente antidemocratica, di destra e di sinistra.
Ora l'anti cristianesimo di chi non ha mai letto neppure dieci pagine di Vangelo provoca un po' di ilarità.
Prima di mangiare troppa carne di maiale e bere troppo vino rosso, propongo ai ragazzoni di sinistra di ascoltare la....lezione del Papa: avrebbero l'occasione di sentire un uomo di cultura e pacato esprimere opinioni che spesso, tra i numerosi docenti raccomandati dai nostri partiti, non avranno più occasione di ascoltare.
Arduino Rossi