lunedì 16 giugno 2008

Clientelismo



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.





LINK-UTILI

Non ne posso più dei clientelismo, dei poteri degli arroganti, dei figli di una classe politica bugiarda.
Non so voi, ma io li manderei tutti a lavorare: a spaccare pietre, a raccogliere pomodori sotto il sole dell'estate, a scopare le strade.
Il merito è una fiaba che si racconta nel pubblico impiego.
Pure il ministro Brunetta se ne è accorto: manca l'interesse di un padrone, o se preferite di un datore di lavoro.
I politici ripudieranno i loro cari bambini?
Io non posso immaginare i nostri signorotti della politica senza intrallazzi, senza rapporti strani con faccendieri, mafiosi e zecche che succhiano il nostro sangue.
Un tempo i ragazzi non troppo intelligenti delle famiglie bene, dopo tanti soldi spesi per farli studiare trovavano la loro giusta collocazione nel pubblico: non guadagnavano troppo, ma facevano carriere brillanti, sino a diventare dirigenti.
Oggi come vanno le cose?
I governi precedenti hanno traformato i ragazzoni di buona famiglia in dirigenti super pagati, con contratti privatistici.
Che cosa significa?
In pratica si può tradurre così: guadagnare come un dirigente privato, ma senza i rischi e le fatiche.
Ora Brunetta vuole cambiare le cose: trasformare il sistema da privatistico a privato.
Lo farà?
Non ci credo: dovrebbe mandare a casa troppi fannulloni, proprio tra gli amici dei suoi colleghi politici.
Arduino Rossi