giovedì 5 giugno 2008

Streghe bruciate in Africa


La strage delle "streghe", in Africa: orrore insensato.
15 donne sono state bruciate vive perché accusate di essere streghe: non siamo sul set di un film storico, dedicato al Medioevo, ma a Nyaeko, un villaggio del Kenya occidentale, a 300 km a ovest di Nairobi, la capitale del Paese africano, con i grattacieli.
Circa un centinaio di uomini le hanno strappate dalle loro case e date alle fiamme, per "punirle" dei loro sortilegi.
Erano accusate di aver reso degli uomini loro schiavi, sotto il loro controllo malefico, ovvero servi sordi, ciechi, muti e cannibali.
Dopo centinaia di trattati sugli orrorri del sonno della ragione ecco che quando la ragione dorme (in molte parti della terra non si è mai svegliata) le fiamme di vittime innocenti fanno tremare le nostre anime sterilizzate, ben linde e "pure" di occidentali ben pensanti.
I giudizi sono facili, facili: "...quei popoli devono essere educati, sono barbari, sono in ritardo con la storia."
Invece sono esseri simili a noi: quando l'odio e la paura non trovano sbocchi si cercano delle persone innocenti, magari deboli, come possono essere le donne da quelle parti.
Se le cose vanno male, se i raccolti non danno i frutti desiderati, se....., allora qualcuno deve pagare.
L'Africa non è lontana da noi: le morti innocenti, dei "colpevoli" di turno, hanno riempito le fosse dei nostri cimiteri, lasciato le nostre coscienze indifferenti, linciato e giudicato in vano.
Arduino Rossi