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lunedì 16 giugno 2008

Clientelismo



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Non ne posso più dei clientelismo, dei poteri degli arroganti, dei figli di una classe politica bugiarda.
Non so voi, ma io li manderei tutti a lavorare: a spaccare pietre, a raccogliere pomodori sotto il sole dell'estate, a scopare le strade.
Il merito è una fiaba che si racconta nel pubblico impiego.
Pure il ministro Brunetta se ne è accorto: manca l'interesse di un padrone, o se preferite di un datore di lavoro.
I politici ripudieranno i loro cari bambini?
Io non posso immaginare i nostri signorotti della politica senza intrallazzi, senza rapporti strani con faccendieri, mafiosi e zecche che succhiano il nostro sangue.
Un tempo i ragazzi non troppo intelligenti delle famiglie bene, dopo tanti soldi spesi per farli studiare trovavano la loro giusta collocazione nel pubblico: non guadagnavano troppo, ma facevano carriere brillanti, sino a diventare dirigenti.
Oggi come vanno le cose?
I governi precedenti hanno traformato i ragazzoni di buona famiglia in dirigenti super pagati, con contratti privatistici.
Che cosa significa?
In pratica si può tradurre così: guadagnare come un dirigente privato, ma senza i rischi e le fatiche.
Ora Brunetta vuole cambiare le cose: trasformare il sistema da privatistico a privato.
Lo farà?
Non ci credo: dovrebbe mandare a casa troppi fannulloni, proprio tra gli amici dei suoi colleghi politici.
Arduino Rossi

sabato 22 dicembre 2007

I notabili e le logge del potere

Più passa il tempo e maggiore pare l'arroganza di personaggi legati a interessi particolari clientelari: si vede che la politica del favore per favore sta premiando sempre più individui che definire loschi è obbligatorio:anni fa costoro si nascondevano, quasi timorosi, della Magistratura, sapendo che qualche giudice onesto li avrebbe colpiti, prima o poi.
Così capitava, ma costoro se la cavavano sempre con un insabbiamento, che li poteva proteggere da situazioni gravi: evitavano il carcere o si limitavano a pochi mesi di reclusione nelle peggiori delle ipotesi.
Così era un tempo, perché c'erano giudici indiscussi e indiscutibili: oggi il potere dei giudici invece è in mano alle decisioni alte e ...politiche.
Possono essere trasferiti? Possono subire ripercussioni?
Sicuramente l'arroganza di certi ...uomini di potere, che assomigliano sempre più a uomini di panza, uomini di importanza: sto parlando del clientelismo e non della mafia, della criminalità organizzata.
Prima di combattere la delinquenza è necessario ostacolare, contrastare tutti i gruppi di potere, quelle situazioni che favoriscono interessi .....particolari, nei sindacati, nelle categorie imprenditoriali, nella gestione della Pubblica Amministrazione.
Oggi vediamo dirigenti pubblici che si atteggiano con quella prepotenza disgustosa che un tempo si era ridotto e limitata, anche legalmente: i politici sono arroganti, i faccendieri poi non anno remore e si vantano,quasi apertamente dei loro metodi per far soldi.
I magistrati troveranno il coraggio di agire quando il Paese sarà ancora con loro, chiedendo e pretendendo giustizia.

Arduino Rossi