venerdì 8 agosto 2008

La sfida di Cristo al Mondo di oggi



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La sfida del cristianesimo è tra le più coraggiose, è tra le più folli ed anti convenzionali: oggi più che nel passato essere cristiani, seguaci della croce, significa provocare "scandalo" ed essere un "folle".
Ora parlare a questi ragazzi è difficile, i valori sono altri: certamente non c'è il senso della carità o la disponibilità verso il prossimo.
E' fin troppo facile fare il confronto tra il successo, valore supremo e inalienabile, che va per la maggiore e l'umiltà cristiana, di chi accetta un'esistenza non da masochista, ma semplicemente onesta, di lavoro pulito, senza menzogne, senza ipocrisie, senza......ladrocini.
Sì, è pure questo che significa essere cristiani, quindi non è una vita da puritani, con abiti scuri, né da gente sempre pronta ad urlare per ogni insinuazione legata al sesso e alla sessualità: significa soprattutto non mentire, capire gli ultimi e i poveri, cercando di aiutarli.
E' tutto ovvio?
No, è difficile, ma è l'unica strada che non porta alla dannazione, non quella dopo la morte, quella su questa terra.
Sì può essere brave persone senza essere cristiani e proclamarsi cristiani senza credere a una sola parola dei Vangeli: il mondo è bello perché è vario (qualcuno conclude con avariato).
Benedetto XVI è un professore con una vasta cultura: se uno non è un imbecille incallito ed irriducibile se ne accorge anche dai discorsi semplici ed ordinari.
E' un uomo della conservazione?
E' stato presentato in questo modo dalla stampa, ma spesso dietro c'era l'invidia di chi non può "sfoggiare", tante conoscenze.
Arduino Rossi